Il Consiglio dei Ministri ha approvato un importante decreto legge volto a contrastare il crescente fenomeno delle aggressioni contro gli operatori sanitari. Il provvedimento, atteso da tempo, introduce misure severe per tutelare il personale medico e sociosanitario, spesso oggetto di violenze in ambito lavorativo.
Le novità principali riguardano l’arresto in flagranza di reato, anche differito, ovvero applicabile fino a 48 ore dopo l’aggressione, per chi compie atti di violenza che causano lesioni personali ai professionisti della salute. Un altro aspetto chiave è l’inasprimento delle pene per chi causa danni ai beni mobili e immobili destinati all’assistenza sanitaria. Si prevede, infatti, l’introduzione di pene detentive più severe e multe salate per chi danneggia le strutture ospedaliere o il materiale sanitario, aggravando le già difficili condizioni di lavoro degli operatori.
“Abbiamo mantenuto un impegno preciso con chi ogni giorno lavora con dedizione per la cura dei cittadini, e che troppo spesso diventa vittima di episodi di violenza ingiustificata”, ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci. “Oggi diamo una risposta concreta e immediatamente applicabile per tutelare medici, infermieri e tutto il personale sanitario e sociosanitario. Con l’approvazione del decreto legge, sarà possibile procedere con l’arresto in flagranza di reato anche differita per chi si rende colpevole di aggressioni ai danni degli operatori sanitari”.
Il ministro ha inoltre sottolineato come queste misure si aggiungano a quelle già introdotte lo scorso anno, pensate per prevenire e disincentivare le aggressioni. Tra queste, l’aumento delle pene per gli aggressori, la possibilità di procedere d’ufficio senza necessità di una denuncia da parte della vittima, e il potenziamento dei presidi di polizia all’interno degli ospedali. “Lavorare in sicurezza deve essere un diritto garantito a chi opera nelle strutture sanitarie e sociosanitarie”, ha concluso Schillaci.
Anche il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del decreto, definendolo una risposta rapida e concreta a un fenomeno ormai intollerabile. “Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri, le misure annunciate dal ministro Schillaci diventano realtà. L’arresto sarà possibile anche entro 48 ore dall’aggressione e chi danneggerà strutture sanitarie sarà punito con la detenzione e multe pesanti”, ha dichiarato Gemmato.
Il sottosegretario ha inoltre sottolineato come la decisione sia stata resa necessaria dagli ultimi gravi episodi, come i fatti di Foggia, che hanno dimostrato l’urgenza di intervenire in maniera incisiva. “Non possiamo più permettere che chi aggredisce i nostri professionisti della salute resti impunito. Dobbiamo garantire loro la protezione necessaria per svolgere il proprio lavoro con serenità e sicurezza”, ha aggiunto Gemmato.
Oltre all’aspetto legislativo, Gemmato ha richiamato l’importanza di un cambiamento culturale, indispensabile per contrastare il degrado sociale che ha portato all’aumento di atti violenti verso figure professionali che rappresentano un pilastro del nostro sistema sanitario. “È necessario un cambio di passo per recuperare quel senso di rispetto verso chi, con il proprio lavoro, garantisce il nostro benessere e la nostra sicurezza”, ha concluso il sottosegretario.
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