“Il fiume Galeso, un tempo celebrato dal sommo poeta Virgilio, oggi è ridotto a una vergognosa discarica a cielo aperto, rappresentando un simbolo di abbandono e degrado che non può più essere ignorato. Frequentato dai cittadini tarantini in cerca di refrigerio estivo, il Galeso incarna ora l’emblema della pessima gestione delle nostre risorse naturali”. Lo scrive in una nota Mirko Maiorino, segretario cittadino del Partito Liberale Italiano Taranto.
“La competenza sulla bonifica dell’area è della Provincia di Taranto, guidata dal presidente Rinaldo Melucci, a cui il Partito Liberale Italiano rivolge un appello categorico: occorre intervenire immediatamente per ripulire il fiume e, soprattutto, per avviare una seria opera di rivalutazione dell’intera zona, trasformandola in una vera risorsa per il territorio”, aggiunge Maiorino.
“Le soluzioni sono molteplici e a portata di mano, a partire dalla predisposizione di un piano di rilancio turistico, con la creazione di infrastrutture come punti ristoro e aree di servizio per i visitatori. Invece, tutto resta in un degrado inaccettabile, mentre la zona, di enorme valore storico e naturalistico, continua a essere abbandonata all’incuria. Un centro di educazione ambientale, già finanziato con fondi europei, giace inutilizzato e dimenticato, quale ulteriore testimonianza della malagestione di Melucci. In questo caso, però, la responsabilità ricade sul Comune di Taranto, pertanto è sua competenza nella funzione di sindaco”, sottolinea segretario cittadino del Partito Liberale Italiano Taranto.
“È inaccettabile che una zona di tale importanza, affacciata sul Mar Piccolo e sede di strutture storiche come una batteria antiaerea, con bunker quasi intatti, sia lasciata al suo destino. Il Partito Liberale Italiano chiede con fermezza che Melucci, nella sua qualità di presidente della provincia ionica e di sindaco di Taranto, smetta di concentrarsi sulla distribuzione di incarichi e poltrone e cominci a lavorare concretamente per risolvere i gravissimi e svariati problemi che affliggono la nostra città”, conclude Maiorino.
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