Andrea Favilli e Alessandro Tripaldelli, attaccante e laterale sinistro del Bari, si presentano in conferenza stampa. Queste le loro dichiarazioni:
FAVILLI
PARTENZA CON IL BOTTO – “Iniziare così ti dà un po’ di fiducia. Sto lavorando bene, sto lavorando da qualche settimana insieme alla squadra. Sono convinto che potrò fare bene, ma gli obiettivi collettivi sono più importanti rispetto a quelli singoli”.
IL GOL IN ROVESCIATA ANNULLATO – “Farne di più belli non è facilissimo, sarebbe stato il più bello e sarebbe stato difficile da battere. Mi porto dentro il fatto che tutto lo stadio ha applaudito, nonostante contestasse il Frosinone”.
L’ESTATE COMPLICATA – “E’ stata un’estate molto difficile, sin da subito sapevo che non sarei rientrato nei piani del Genoa. Allenarsi a parte per due o tre mesi non è la stessa cosa che farlo con la squadra. Essere arrivato qui a fine mercato mi ha fatto partire un po’ in ritardo rispetto agli altri. Adesso però mi sento molto meglio, poi è chiaro che il minutaggio lo trovi solo giocando”.
LA TRATTATIVA – “Il Bari è la prima squadra con cui ho parlato. Il direttore Magalini lo scorso anno mi voleva portare a Catanzaro, lo ringrazio, la sua stima partiva già da lì. Sapevamo che però la trattativa si sarebbe potuta sbloccare negli ultimi giorni”.
BARI – “Bari è una di quelle piazze in cui, a prescindere dalla categoria, qualsiasi calciatore vuole giocare. Parliamo di una realtà che è stretta per la B. Per me è un orgoglio essere qui, ho subito pensato di tenermi stretta questa maglia. Questo è il mio obiettivo, poi è normale che, essendo un attaccante, devo pensare anche a fare gol e a vincere le partite. Per un attaccante andare in doppia cifra è l’obiettivo minimo”.
GLI INFORTUNI E I RIMPIANTI – “Ho avuto tanti infortuni, piccoli e meno piccoli, tutti in una fase in cui ero in ascesa. Quando si parla di infortuni però bisognerebbe approfondire meglio il discorso e bisognerebbe capire da cosa sono causati. L’anno scorso ad esempio ho avuto un problema che mi ha condizionato tutto l’anno e che non è stato dovuto a me ma a un errore di altri. E’ chiaro che poi a pagarne le conseguenze sono stato io. Ho passato momenti difficilissimi, le pressioni erano altissime e quando sei molto giovane sono difficili da affrontare. Oggi sono una persona diversa, do zero peso a quello che dice la gente. Ringrazio la società perché ha creduto in me, spero di ripagare questa fiducia”.
IL TRASCORSO ALLA JUVENTUS – “Quando sei giovane non riesci a capire bene e a goderti determinati momenti. A ripensarci adesso, è un qualcosa che un giorno si potrà raccontare a figli e nipoti. Ho avuto la possibilità di allenarmi con calciatori incredibili, su tutti dico Morata che è anche una persona eccezionale”.
MOMENTO PIU’ BELLO E MOMENTO PIU’ BRUTTO – “Il momento più difficile è stato ad Ascoli, nel secondo anno quando mi sono rotto il ginocchio: avevo fatto otto gol nelle prime tredici partite. Non me l’aspettavo e non reagii bene, mi crollò il mondo addosso, anche se ebbi la fortuna di avere alle mie spalle la Juventus. Il momento più bello? Spero quest’anno. Sono venuto qui con grande entusiasmo, al di là del mio percorso spero che questo gruppo ottenga grandi risultati. Vengo da una stagione difficile a livello di squadra, spero innanzitutto che la squadra vada bene”.
CONTRATTO – “La cosa che ho detto al mio procuratore è che volevo andare a Bari, non mi interessavano le opzioni, le opzioni me le deve conquistare sul campo, mi devo conquistare sul campo la mia permanenza. Vediamo come va l’annata e poi ci sediamo a parlare”.
COSENZA – “Questo è un campionato che conosciamo bene, non esistono squadre che partono battute in partenza. Abbiamo fatto un filotto di partite positive e dobbiamo dare seguito, non esiste la possibilità di rilassarsi. Se vogliamo fare qualcosa di bello dobbiamo spingere forte e portare punti a casa”.
TRIPALDELLI
IL RITORNO IN B – “Sono contentissimo di essere tornato in questa categoria e in questa piazza così bella. Ci tengo a mettermi a disposizione, a fare bene e a togliermi quante più soddisfazioni possibili”.
ANTENUCCI – “Durante tutto il ritiro mi ha detto che era una grandissima piazza, che mi sarei trovato benissimo. Mi ha detto di spingere per venire qui, lui qui ha fatto anni importantissimi. Oltre a essere un grande calciatore, è anche una grandissima persona. Sono super contento per la stagione che sta facendo nonostante la sua età, gli auguro il meglio”.
LA TRATTATIVA – “Sapevo della trattativa da un po’, poi c’erano delle difficoltà con i giocatori in uscita e con la società a Ferrara. Alla fine pensavo stesse saltando, poi nelle ultime ore si è sbloccata e appena ho saputo che si poteva concretizzare ho detto subito sì. Sono super contento”.
MODULO E RICHIESTE DI LONGO – “Il 3-5-2 mi è sempre piaciuto come modulo, essendo io un giocatore di gamba e di forza. Posso proiettarmi più in avanti. Il mister ci chiede tante cose, mi chiede di venire più dentro al campo rispetto a quanto facevo in passato. Sto lavorando su questo per apprendere tutto il prima possibile”.
CONTRATTO – “Ringrazio Magalini e Di Cesare, hanno dimostrato di credere molto in me facendomi tre anni di contratto”.
COSENZA – “Uno vedendo la classifica può pensare che sia una partita facile, ma in realtà il Cosenza è una delle squadre più toste da affrontare in questo momento. Dobbiamo essere super concentrati”.
RIMPIANTI – “Non sono un ragazzo che si piange addosso, anche se è vero che sono stato in Serie A e con il Cagliari ho fatto anche alcune partite. Poi accettai la Spal con la nuova società, purtroppo non andò bene e in due anni ci ritrovammo in C. Lo scorso anno provai ad andare via a tutti i costi, ma non riuscii a farlo. Quest’anno, appena ho avuto l’occasione, l’ho colta subito”.
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