AVETRANA: Appena annunciata, la nuova serie tv “Avetrana: Qui non è Hollywood” ha già sollevato numerose critiche. In particolare, la locandina della serie sul delitto di Sarah Scazzi ha fatto infuriare il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, per l’uso del nome del comune nel titolo.
Ondata di indignazione tra i cittadini e gli operatori locali. Toni Greco, presidente di Confcommercio Avetrana, esprime il malessere di molti: “È la spettacolarizzazione di una tragedia profonda, un atto di disprezzo verso il dolore dei familiari delle vittime e della comunità stessa“.
I commercianti e gli operatori del turismo si schierano contro la narrazione cinematografica, che riporta in vita un trauma che la comunità ha cercato di superare con difficoltà. La serie sembra riproporre vecchi stereotipi e luoghi comuni, dipingendo Avetrana come una comunità arretrata, scenario ideale per il delitto.
“Questo film – continua Greco – è stato prodotto senza considerare il danno che l’uso del nome della città può arrecare all’economia locale. Gli operatori del commercio e del turismo hanno ragione a stigmatizzare un’opera che danneggia l’immagine turistica di Avetrana, calpestando la dignità della nostra comunità e ignorando l’impatto negativo sulla vita delle persone”.
potrebbe interessarti anche
Taranto, un caso letterario: “Le massaggiatrici”
Taranto, flashmob in piazza di Azzurro Donna
Taranto, boom richieste ASL per ticket non pagati: ‘Cittadini in difficoltà’
Taranto, luminarie e pattinaggio accendono il borgo
Taranto, scoperta targa Conservatorio Paisiello
Taranto, occuparono Consiglio Comunale: condannati. Immagini e interviste di quel giorno