La Rete delle Professioni Tecniche Ionica (RPT), che rappresenta migliaia di professionisti e cittadini della provincia di Taranto, lancia un appello chiaro e deciso: “Il duello politico non ci interessa, ciò che conta è il ripristino della ragione e della politica che tutela il territorio”, si legge in una nota.
Una delle principali questioni sollevate riguarda la recente decisione di spostare la centralità della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Subacqueo da Taranto a Napoli, seguita da un parziale ripristino che però ha tolto a Taranto la competenza sull’area costiera e di superficie. “Un errore grave e incomprensibile, che lascia la città depauperata delle sue prerogative storiche e culturali”, continua la nota.
“La decisione del Ministro Giuli è un “ristoro parziale” ed è arrivata poco dopo lo scippo del suo predecessore Sangiuliano. Sebbene si accolga con favore la conferma di Taranto come sede centrale della Soprintendenza, è inaccettabile la perdita delle competenze in materia di archeologia, belle arti e paesaggio, ora trasferite a Lecce. Questa non è una questione di campanilismo, ma di storia, economia e crescita collettiva”, spiegano i professionisti.
“Taranto, città della Magna Grecia e custode di un immenso patrimonio culturale, rischia di essere ridotta a un ruolo marginale. È essenziale che la Soprintendenza venga ripristinata nella sua interezza, senza compromessi burocratici che la svuotino della sua funzione”, aggiungono.
“La RPT Ionica chiede alle istituzioni locali e regionali di fare fronte comune per difendere la storia e il futuro della città, promuovendo un’azione unitaria e forte. La tutela del passato è un dovere civico e un atto di competenza, ma soprattutto una responsabilità verso la comunità e le generazioni future”, conclude la nota.
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