Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia

Aggressioni ai sanitari: l’affondo di Maiorano contro Emiliano

Il parlamentare di Fratelli d’Italia: “Il governatore continua a fuggire dalle proprie responsabilità. Parole inaccettabili”

“Ennesima esternazione delirante del presidente Emiliano, sempre alla ricerca di un colpevole da indicare per sottrarsi alle proprie responsabilità. Questa volta accusa i Questori, il Ministro degli Interni e addirittura il Ministro della Salute”, dichiara in una nota Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, componente della IV Commissione della Camera dei Deputati e membro della Commissione Parlamentare Antimafia.

”In questi mesi, la Puglia è salita alla ribalta nazionale per i riprovevoli eventi di violenza avvenuti nei pronto soccorso con medici allo stremo delle forze, oberati di lavoro e vittime non solo di aggressioni verbali, ma purtroppo anche fisiche cosi come è accaduto ai medici di Foggia, asserragliati in una stanza per difendersi da un’orda di 50 persone. Lo ‘sceriffo di Puglia’, il presidente Emiliano, così definito da diverse testate giornalistiche, cosa fa? Invece di mettersi al lavoro per organizzare il personale sanitario e metterlo in sicurezza, o chiedere supporto alle forze dell’ordine, lancia dichiarazioni sprezzanti e populiste, sminuendo il problema e riducendolo a soli 6 o 7 Pronto Soccorso (come se fossero pochi!)”, aggiunge Maiorano.

”Critica addirittura l’iniziativa del Sottosegretario di Stato alla Salute Gemmato che, insieme al Ministro Schillaci, propone di applicare l’arresto differito nei confronti di chi aggredisce gli operatori sanitari. Lui si dice perplesso, mentre l’ipotesi convince il Presidente nazionale dell’Ordine dei Medici, Filippo Anelli. Caro Presidente, noi non abbiamo dubbi: le iniziative utili sono quelle messe in campo a Foggia dal Sottosegretario Gemmato, che si sono poi trasformate in iniziative nazionali apprezzate dagli operatori sanitari. E sappiamo senza alcun dubbio da che parte stare: dalla parte dei medici, degli operatori sanitari e dei nostri operatori di sicurezza”, conclude Maiorano.

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