TARANTO – La difficile situazione che da tempo si verifica nei pronto soccorso tarantini resta al centro dell’attenzione della politica regionale. L’intervento del consigliere Renato Perrini (Fratelli d’Italia) riporta a galla la problematica e nel contempo evidenzia come anche i consiglieri di maggioranza si aggiungono al coro di protesta. “Finalmente – scrive Perrini – non solo l’unico consigliere regionale tarantino a sostenere che non ci può essere un solo Pronto soccorso a servire tutta la città e le zone limitrofe. E non ci possono essere in tutti quattro ospedali nell’intera provincia! I pronto soccorso del Santissima Annunziata di Taranto, di Manduria, di Castellaneta e di Martina Franca sono in una situazione a dir poco drammatica, tenuto conto che quest’ultimo copre un’utenza molto vasta con pazienti provenienti dai Comuni delle vicine province di Bari e Brindisi. L’audizione che si è svolta oggi in Commissione Sanità, da me richiesta, è servita, infatti, a richiamare tutti l’attenzione su quella che è un’emergenza nell’emergenza dei Pronti soccorso di tutta la Puglia”. Renato Perrini poi aggiunge:
“Il responsabile dei PS, il dott. Turco, è stato chiaro: 65mila accessi sono un carico lavorativo assurdo su un organico di 24 medici. A peggiorare la situazione è senza dubbio il ricorso improprio ai PS da parte dei codici bianchi, verdi e azzurri che potrebbero essere assistiti in altre strutture sanitarie: io ho sempre proposto la riapertura del PS del Moscati, chiuso come è stato ribadito oggi, solo per una volontà politica che ha danneggiato il territorio. Una verità che ho sempre denunciato e che oggi ha trovato riscontro anche nelle parole del dott. Turco, che è stato nella passata legislatura consigliere regionale di maggioranza. I quali si è aggiunto anche il grido di allarme dei sindacati – in modo particolare del segretario FIALS di Taranto, Emiliano Messina – che hanno auspicato una cabina di regia fra i responsabili del 118, quelli del Pronto soccorso e i sindacati, lamentando anche un corto circuito nella comunicazione. Per questo motivo ho chiesto che ci sia un’audizione ad hoc anche su questo.
“Il Dipartimento Salute, con la dott.ssa Caroli, conclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha preso atto di quanto detto e comprendendo le ragioni ha assicurato che tutta la problematica è alla loro attenzione e che in questi giorni si stanno facendo delle riunioni per riorganizzare tutti i PS pugliesi. Una cosa è certa: a Taranto non possiamo aspettare che venga inaugurato il San Cataldo, il nuovo ospedale non vedrà il primo paziente prima di due anni, un tempo troppo lungo.”
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