In casa Fidelis Andria l’euforia delle settimane precedenti all’inizio della nuova stagione, settimane contraddistinte da apparenti unità di intenti e grandi colpi di mercato, sta lasciando spazio in queste ore a un clima di generale incertezza. Il disimpegno di Pietro Lamorte, storico dirigente e importante punto di raccordo tra la tifoseria e la società, ha privato l’ambiente biancoazzurro di un prezioso riferimento. Adesso la palla passa nelle mani del patron Di Benedetto, la cui assenza sugli spalti del Degli Ulivi in occasione del derby dello scorso weekend contro il Brindisi ha fatto molto parlare di sé: un unicum, vista l’assidua presenza del numero uno della società a seguito dei suoi ragazzi, che ha alimentato le voci di un presunto immediato disimpegno in arrivo anche da parte dell’ex presidente del Manfredonia. Al momento queste voci non trovano conferma, ma è chiaro che Andria viva queste ore con grande ansia. Non sono previste a stretto giro conferenze del patron, quindi è probabile che delle indicazioni in più in questo senso potranno arrivare direttamente dalla prossima uscita esterna di campionato, in programma domenica sul campo del Matera.
A proposito di questo, anche mister Danucci e i suoi ragazzi sono chiamati a dare delle risposte di un certo tipo: nelle prime due giornate, che hanno lasciato in consegna appena due punticini e un distacco dalla vetta che tocca già le quattro lunghezze, si è vista una Fidelis macchinosa da un punto di vista atletico, una squadra che non è ancora tale e che fa fatica nell’esprimere un gioco fluido e pericoloso per gli avversari. Serve un cambio di rotta immediato, a partire dalla tappa in terra lucana, altrimenti l’obiettivo promozione rischia di diventare fin da subito una chimera.
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