Quello della Virtus Francavilla di mister Ciro Ginestra, lo abbiamo ormai capito, è un 4-2-3-1 che sa essere molto ibrido. Con il lavoro di ripiego di Marconato può trasformarsi in un 4-3-3 puro, l’abbassarsi di Pinto può invece renderlo una sorta di 4-4-2, mentre con De Nova in campo nei panni di terzino sinistro si crea quasi una difesa a tre. Parliamo di sistemi di gioco che ruotano però intorno agli stessi principi ed ai movimenti che il tecnico chiede già dal ritiro. L’anello di congiunzione resta comunque, sempre, Angelo Bonavolontà. Il centrocampista ex Sorrento è il perno della mediana. È colui che, con in mano le chiavi della cabina di regia, permette ai compagni di reparto di sganciarsi fino alla trequarti, rendendosi un vero e proprio collante tra difesa e centrocampo nel 4-1-4-1 che vediamo spesso in fase offensiva.
La Virtus di Ginestra aveva bisogno di un play che avesse queste caratteristiche. La scelta è caduta non a caso sul classe 2000, per svariate ragioni. Bonavolontà del resto conosce la categoria, avendoci già giocato, seppur da giovanissimo, nel campionato 2018/2019. Ben 25 le presenze collezionate con addosso la casacca del Taranto nel corso di quella stagione da un ragazzino promettente ma appena 18enne ed alla prima esperienza nel calcio dei grandi. Poi il ritorno alla Paganese e la prima esperienza in Serie C (categoria dalla quale non è più sceso per quattro anni). Nel frattempo, in Lega Pro, avrà la possibilità di ben figurare anche fra le fila di Fidelis, Torres e Sorrento. Dopo oltre 100 presenze fra i professionisti, la scelta di tornare in Serie D per rilanciarsi definitivamente, abbracciando un progetto in cui dichiara di credere fortemente. Ciro Ginestra conosce bene le sue potenzialità: lo ha già allenato ad Andria da under, e non facciamo fatica a credere che quella del mediano campano sia stata una esplicita richiesta dell’allenatore.
Ciò che negli anni gli è forse mancato sono i gol, ma è un problema che pare non sussista in questa nuova esperienza a Francavilla. Bonavolontà ha infatti già realizzato la propria prima marcatura stagionale in Coppa Italia, con un bolide dalla distanza che ha piegato i guantoni del portiere avversario. In occasione del debutto in campionato ci ha poi riprovato, più e più volte, prendendoci gusto, ma trovando solo un super Sapri a sbarrargli la strada. L’obiettivo, reti a parte, resta quello di dimostrare il proprio valore in una rosa in cui può vestire i panni da protagonista. In altre parole, Angelo Bonavolontà è ciò che possiamo considerare calcisticamente l’uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto.
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