Il tribunale civile di Firenze ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire con 300.000 euro la vedova e il figlio di un elettricista, originario di Impruneta, deceduto a causa di un mesotelioma pleurico. La malattia è stata attribuita all’esposizione all’amianto durante il servizio militare svolto tra il 1954 e il 1956, quando l’uomo lavorava come elettricista nelle caserme ‘Michele Milano’ di Bari, Genio pionieri di Civitavecchia e ‘Corrado Viali’ di Bologna.
Nonostante il Ministero avesse inizialmente rifiutato il risarcimento, i familiari hanno ottenuto giustizia grazie all’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha dimostrato l’elevata esposizione all’amianto del militare. La sentenza si aggiunge a una lunga serie di condanne contro il Ministero per la mancata tutela dei militari esposti a sostanze cancerogene, evidenziando un quadro preoccupante per la salute degli appartenenti alle Forze Armate.
L’avvocato Bonanni ha denunciato la persistente negazione dei diritti delle vittime da parte del Ministero, auspicando un intervento del Capo dello Stato per porre fine a queste iniquità.
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