Mentre i tifosi del Lecce si dividono a metà fra chi ha apprezzato l’onestà di Antonino Gallo, e chi invece ne ha condannato le recenti dichiarazioni, in casa giallorossa è già tempo di tornare a concentrarsi sul calcio giocato.
Domenica pomeriggio, ore 15, i salentini saranno di scena in Piemonte, in casa del Torino di Vanoli. I granata, reduci da un avvio sprint (due vittorie, un pareggio e sette punti su nove) vogliono continuare a far bene. Ma sulla propria strada troveranno una formazione che dopo aver superato il Cagliari desidera trovare continuità di risultati positivi. Il Lecce non torna dall’Olimpico con i tre punti da cinque anni, più nel dettaglio dal 16 settembre 2019. Data in cui Farias e Mancosu riuscirono a battere i granata di Mazzarri, a cui non bastò il rigore realizzato da Belotti. Con lo stesso risultato, i giallorossi riuscirono ad imporsi nel gennaio del 2000, ed in quel caso a retrocedere a fine campionato furono i piemontesi.
Tornando all’attualità, nella giornata di ieri, i rientranti dalle rispettive nazionali Burnete, Coulibaly, Gaspar e Ramadani hanno svolto una sessione di lavoro in palestra. Ancora personalizzato invece per gli infortunati Kaba e Sansone. L’ultimo a rientrare in Salento è stato Banda, che resta a rischio per l’impegno con i granata dopo la botta rimediata proprio in nazionale. Se si considera anche la squalifica di Dorgu, le scelte di mister Luca Gotti in vista della sfida al Toro si restringono ancora di più, specie sulle fasce, dove dovrebbero vedersi Tete Morente e Santi Pierotti. Sulla trequarti invece Oudin e Marchwinski si contendono una maglia da titolare, per agire alle spalle di Krstovic. Pronto a dare il proprio contributo dalla panchina ed a gara in corso Ante Rebic.
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