Due squadre con umori opposti si sfideranno allo “Iacovone” nell’anticipo della quarta giornata del Girone C di Serie C. Il Taranto di Gautieri, desideroso di dimenticare in fretta la débâcle di Messina, fronteggerà un Trapani rinvigorito dopo il successo contro il Crotone e il cambio in panchina, con l’avvicendamento tra Torrisi e Aronica: “Quando perdi è normale che l’umore giù. È nostro dovere lavorare sugli errori commessi per migliorare”, ha dichiarato il tecnico degli ionici alla vigilia del match: “Domani affronteremo una squadra forte, costruita per vincere il campionato. Dobbiamo lavorare su noi stessi, sul nostro atteggiamento e sulla rabbia. Ogni partita è una storia a sé, abbiamo effettuato tre bei primi tempi ma poi siamo sembrati una squadra diversa. Cercheremo di farci trovare pronti”.
Atteggiamento: “Il nostro modo di pensare deve essere sempre lo stesso. Ci alleniamo sempre al massimo, con lo stesso standard. Nella prima giornata abbiamo disputato un’ottima prestazione, calando sotto l’aspetto fisico ma tenendo botta all’avversario, così come nel primo tempo di Messina. Questi cali non devono esserci, dobbiamo essere rabbiosi su ogni pallone e difendere sempre il risultato. Dobbiamo correre anche per il compagno, non possiamo prendere due gol in cinque minuti. È una situazione dovuta all’attenzione e dobbiamo migliorare sotto questo aspetto”.
Trapani: “Il Trapani ha giocatori di gamba e qualità, abili nell’uno contro uno. Ha coraggio e calciatori importanti per la categoria. Dobbiamo farci trovare pronti in entrambe le fasi, con equilibrio e ordine in fase di non possesso. Abbiamo le nostre armi e cercheremo di sfruttarle con coraggio. Non esistono squadre materasso in questo campionato e dobbiamo lavorare su noi stessi, indipendentemente dalla forza degli avversari”.
Controversia Giove-Antonini: “Sono situazioni che non mi interessano. Ho sempre lavorato sulla mia squadra, il resto dovrà essere gestito dai diretti interessati. Cerco di allenare la squadra per regalare soddisfazioni alla piazza”.
La piazza: “A qualsiasi allenatore piacerebbe allenare il Taranto. Mi aspettavo questa situazione, molti ragazzi sono arrivati senza preparazione ma ora stiamo meglio fisicamente. Questa è una piazza esigente, qui si vive di calcio e dobbiamo rappresentare al massimo questa gloriosa maglia. Si può perdere ma sempre a testa alta”.
Minutaggio: “Abbiamo giovani interessanti, come Guarracino, Schirru e Fiorani. A volte dobbiamo fare a meno del minutaggio per affrontare diversamente una partita. Dobbiamo anche accettare gli errori dei giovani e aiutarli nei momenti di difficoltà. Qualcuno si affaccia per il primo anno in questa categoria in una piazza esigente e difficile. Gli under possono dare e togliere ma non deve essere un alibi e dobbiamo essere bravi nell’aiutarli a crescere”.
Messina: “Dopo il secondo gol non siamo riusciti a rispettare le distanze e abbiamo perso l’ordine tattico. Ci siamo fatti male da soli, non mi sembra che Del Favero abbia compiuto parate clamorose ma abbiamo subìto gol evitabili. Dobbiamo lavorare sull’equilibrio e non perdere mai il nostro modo di pensare, indipendentemente dal risultato”.
Modulo: “Stiamo lavorando sui tempi e lo spazio nel 4-3-3 e la squadra sta facendo benino. La bravura dell’allenatore consiste nel capire determinate situazioni e mettere i propri giocatori nelle migliori condizioni, anche con uomini diversi. Abbiamo lavorato su tante situazioni e, indipendentemente dal sistema di gioco, sarà importante interpretare bene la partita”.
Stadio: “Non so dove giocheremo, ascolto tante voci ma cerco di estraniarmi da queste situazioni. Mi auguro che si faccia chiarezza quanto prima e dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare bene”.
Salvezza: “Ogni partita è importante. Ci dispiace giocare senza la nostra gente ma il campionato è ancora lungo. In Serie C non bisogna mai mollare, nelle prossime partite casalinghe cercheremo di trarre il massimo. I campionati si decidono verso febbraio o marzo ma pensiamo partita dopo partita”.
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