Foggia, sanitari aggrediti: Ordine Medici, ‘Chiediamo arresto differito’

Il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, ha lanciato un appello per estendere l’istituto dell’arresto in flagranza differita a chiunque commetta atti di violenza contro il personale sanitario. La richiesta arriva dopo l’ennesimo episodio di aggressione, avvenuto a Foggia, dove alcuni chirurghi sono stati attaccati mentre svolgevano il proprio lavoro. “Siamo indignati per quanto accaduto – ha dichiarato Anelli – e chiediamo una risposta esemplare dallo Stato e dalla Regione”.

Secondo Anelli, è necessario che i sanitari vengano tutelati con maggior rigore: “Non è accettabile che si possa entrare liberamente in una struttura sanitaria senza adeguate misure di sicurezza”. Il presidente della Fnomceo ha chiesto al Parlamento di valutare l’estensione dell’arresto differito, già applicato per alcuni reati come la violenza domestica e lo stalking, anche per le aggressioni ai medici. Questo istituto consente l’arresto dell’aggressore sulla base di prove video o fotografiche entro 48 ore dal fatto, offrendo una possibilità di intervento anche in situazioni di difficoltà logistica, come i pronto soccorso affollati.

Anche il segretario dell’Anaao Assomed, Fabrizio Corsi, ha espresso sdegno per la violenza subita dal personale sanitario di Foggia, chiedendo un incontro urgente con le autorità locali. “Non possiamo più tollerare episodi simili”, ha affermato Corsi, sottolineando la necessità di misure concrete per garantire la sicurezza negli ospedali e nei reparti.

La vicenda ha sollevato nuovamente la questione delle responsabilità: l’azienda sanitaria e le forze dell’ordine devono fare di più per prevenire episodi di questo tipo, mentre l’accesso alle strutture deve essere strettamente controllato. “Se nemmeno la presenza della Polizia è sufficiente a fermare gli aggressori dobbiamo riflettere sul livello di violenza che la nostra società ha raggiunto”, ha concluso Corsi.

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