Pantaleo Corvino, direttore tecnico del Lecce, ha fatto il consueto bilancio al termine della sessione di mercato estiva, la quinta da quando il club è tornato in Serie A. Corvino ha sottolineato le sfide affrontate rispetto ad altri club con risorse economiche maggiori e organici consolidati, dichiarando: “Difendere un patrimonio come il Lecce, che rappresenta un intero territorio, è una grande responsabilità. Con il presidente Saverio Sticchi Damiani, abbiamo condiviso un sogno: crescere dal punto di vista finanziario e sportivo, un obiettivo che abbraccia un milione di persone”.
“Questo è il nostro terzo anno di Serie A e solo la quinta sessione di mercato al contrario di tanti altri club che fanno il mercato da tanto tempo; oppure hanno già organici importanti con disponibilità economiche altissime. Credeteci che, conoscendo la grandissima passione dei nostri tifosi verso i nostri colori, per noi diventa veramente un grande impegno sentendoci questa grande responsabilità nel difendere un patrimonio che è di un intero territorio”.
”Un grande sforzo per l’area tecnica, un grande sforzo per la società con a capo il presidente Saverio Sticchi Damiani, con il quale dal mio ritorno abbiamo creato un rapporto che è partito condividendo un sogno: crescere dal punto di vista finanziario e sportivo. Un sogno che abbraccia un milione di persone che si identifica nella squadra. Il nostro impegno ha permesso di avere un club in salute dal punto di vista finanziario; questo peso, però, di mantenere la salute finanziaria del club è stata davvero difficile in quest’ultima sessione di mercato in considerazione delle nostre contendenti. Un miglioramento costante che va dalla struttura società, alle infrastrutture, al centro sportivo con un altro obiettivo che è quello di una radio solamente della società”.
“Poche volte ho letto quello che l’area tecnica ha fatto in entrata, spesso ho letto quello che manca; eppure abbiamo portato un giocatore importante come Rebic che per riuscire a far arrivare nel Salento vuol dire avere dei rapporti molto importanti”.
“Per quanto concerne il mercato in uscita sono addirittura 17 le operazioni fatte; non rientra tra queste Nicola Sansone che rimarrà con noi sino a fine campionato cercando di dare una mano così come ha saputo fare nella passata stagione. Il discorso legato a Helgason, invece, non si è trovato l’accordo per farlo partire”.
”In entrata invece sono ben 12 gli acquisti effettuati, ovvero 29 operazioni totali tra acquisti e cessioni. Questo vuol dire che da quando è iniziato il mercato c’è stata un’operazione ogni due giorni; una quinta sessione di mercato davvero impegnativa. Quando si è in Serie A con club come il Lecce devi costantemente cercare di migliorarti confrontandoti anche con gli altri che magari hanno una forza economica molto più grande della nostra”.
”Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo? Ovvero migliorare i titolari e i possibili sostituti. Non so se siamo riusciti nel nostro intento, sarà il campo giudice supremo e dare il verdetto finale. Dei dodici calciatori arrivati a Lecce, un è croato, uno spagnolo, uno è polacco, uno è tedesco, un angolese, tre sono italia e quattro sono francesi. Un manager, in questo ambito è anche un mercante, deve quindi saper comprare e saper vendere; come i mercanti devo andare a comprare bene: quest’anno la Francia è stata una nazione vista come una nazione da poter esplorare più degli altri perché non avendo i diritti televisivi i club sono andati tutti in difficoltà. Ci sono stati club, ad esempio, che sono passati alcune società inglesi che richiedono politiche di svecchiamento della rosa: ecco spiegato il mercato francese e il colpo Guilbert”.
”Un manager viene giudicato per quello che trova quando arriva, per quello che lascia quando va via e i risultati ottenuti durante questo lasso di tempo, sia per la prima squadra che per la Primavera”.
“Per quanto concerne Luis Hasa il nostro impegno in sede di mercato è stato a 360°; abbiamo saputo che il ragazzo non voleva rinnovare con la Juventus un contratto in scadenza nel 2025. Avendo dei rapporti importanti siamo andati alla Juventus e gli abbiamo proposto di prendere Hasa a zero con una percentuale del 30% sulla futura vendita. Un calciatore che ha caratteristiche offensive e la sua giovane età potrebbe portarlo a fare anche la mezz’ala anche se al momento ovviamente può fare tutti i ruoli alle spalle della punta. Per quanto riguarda Maleh sono stanco di parlarne, è un calciatore che nella Fiorentina ha giocato sempre e ha fatto 5 gol; nell’Empoli pure ha giocato sempre titolare. Abbiamo semplicemente valutato che sarebbe stato inutile avere due capitali di cui avrebbe giocato molto meno”.
”Per me a Lecce sarà il mio dodicesimo anno con questo club; sotto la mia direzione è il nono campionato di Serie A. Gli altri campionati sono stati 3 B vinte e una semifinale persa per un calcio di rigore; tanti giovani portati in prima squadra. Il problema sono le plusvalenze. Ovunque sono andato, Lecce, Fiorentina e Bologna il problema sono state le plusvalenze. Anche qui le plusvalenze invece che essere un aspetto positivo viene visto come una cosa negativa. Addirittura ho sentito dire che la società si mette in tasca i soldi. Questa società ha solo l’interesse di far crescere questo club. Il monte ingaggi dovrebbe essere di 16 milioni lordi circa”.
“Per quanto concerne Rebic quando l’ho chiamato gli ho detto, con una battuta, che grazie a me ha guadagnato tanti soldi quindi adesso avrebbe potuto rinunciare a tanti soldi e venire nel Salento. Quando ho pensato a Rebic come punta centrale, ho sentito Stefano Pioli che mi ha sottolineato che da prima punta il Milan ha vinto lo Scudetto. Alla fine, dopo che dopo una serie di telefonate mie e del suo agente che spingeva per la soluzione Lecce, il calciatore si è convinto ad accettare”.
“Bonifazi è stato preso dopo esserci confrontati con Gotti che l’ha avuto a Udine dove ha raggiunto la nazionale. Ovviamente abbiamo preso le nostre informazioni dal punto di vista sanitario e abbiamo avuto le giuste raccoandazioni. Il ragazzo ha solo bisogno di lavorare col gruppo. L’abbiamo preso in prestito con diritto di riscatto a € 500.000,00 con percentuale sulla futura rivendita”.
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