“L’allarme lanciato dai mitilicoltori di Taranto non può essere ignorato: la politica locale e regionale deve intervenire subito. Basta con le promesse, ora servono risposte concrete. Quest’anno, più che mai, la moria delle cozze è devastante: il 95% del seme della cozza tarantina è morto, e il rischio di estinzione nel 2024 è reale”. Lo scrivono in una nota Francesco Cosa, Cosimo Festinante e Walter Musillo, consiglieri di Svolta Liberale per Taranto.
“Per i mitilicoltori e le loro famiglie, il dramma è doppio: non solo la perdita del prodotto, ma anche la minaccia di perdere le concessioni per insolvenza. Il Comune di Taranto, che due settimane fa ha fatto promesse, deve ora passare ai fatti. È necessario utilizzare i Fondi ex Ilva per sostenere le famiglie coinvolte. Inoltre, si chiede di avviare subito il dissequestro del primo seno del Mar Piccolo, rilasciando nuove concessioni a chi è disposto a mettersi in regola, abbandonando l’abusivismo”, continuano.
“Il Comune deve agire senza più tergiversare, soprattutto alla luce della disponibilità di molti mitilicoltori a risistemare, a proprie spese, le aree sotto sequestro se assegnate legalmente. Un altro tema cruciale è il pagamento dei canoni: si chiede un piano di dilazione per i concessionari in difficoltà. Anche la Regione Puglia deve intervenire prontamente, aumentando i fondi per far fronte alla gravissima moria di quest’anno, ben più drammatica rispetto agli anni precedenti”, sottolineano.
“Il gruppo Svolta Liberale per Taranto si impegna a supportare i mitilicoltori, sostenendo le istituzioni che affronteranno concretamente questa emergenza ormai prioritaria. Nelle prossime ore, saranno coinvolti anche i parlamentari ionici per chiedere al Governo la dichiarazione dello stato di calamità, poiché questo fenomeno ha colpito anche altre marinerie italiane. I mitilicoltori di Taranto devono essere sostenuti senza esitazioni”, concludono Cosa, Festinante, Musillo.
potrebbe interessarti anche
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C
Utin, nuovi accordi per affrontare carenza medici
Scalera: “ASL Taranto chiede pagamenti per disdette di anni fa, Regione intervenga”
Taranto, giornata dell’albero al vivaio Leggiadrezze