Nei giorni scorsi, su mandato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, la Polizia di Stato ha eseguito ad Andria un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo accusato di sfruttamento della prostituzione ai danni della propria convivente.
L’indagine, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile andriese e coordinata dalla Procura di Trani, ha rivelato numerosi comportamenti illeciti messi in atto dall’indagato, già noto alle forze dell’ordine per precedenti simili. Le autorità hanno inoltre accertato una situazione di completa sottomissione della donna coinvolta.
Secondo le ricostruzioni, l’uomo costringeva la convivente a prostituirsi tramite minacce e violenza, organizzando con precisione gli incontri con i clienti. Era lui stesso a fissare gli appuntamenti telefonicamente e ad accompagnare la donna nei luoghi dove avvenivano gli incontri, arrivando persino a mettere a disposizione l’abitazione familiare in alcune occasioni.
L’attività di sfruttamento della prostituzione risultava quasi quotidiana, e le prove raccolte dagli investigatori hanno portato la Procura a richiedere la misura cautelare, accolta dal G.I.P. del Tribunale di Trani.
Va ricordato che la posizione dell’indagato è ancora sotto esame da parte dell’Autorità giudiziaria e che non può essere considerato colpevole fino a una sentenza definitiva di condanna.
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