Il Gravina si prepara per la prima uscita stagionale nel primo turno di Coppa Italia Serie D, contro il Manfredonia. Alla vigilia del match, in programma alle ore 16:00, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore gialloblù, Luca Tiozzo, che ha fatto il punto della situazione sulle condizioni della squadra e sul calciomercato. Di seguito, le sue parole.
Sensazioni per il match e pareri sul girone H: “Domani troviamo una squadra migliorata e arrodata. La nostra prima partita sarà importante. Sul girone penso che sia difficile, non trovo squadre che possano partire spacciate. L’abbiamo sempre visto, anche nelle scorse stagioni. Penso che ci siano 3 o 4 armate, che non si possano dare per vincenti a priori”.
Handicap campo: “Sicuramente un piccolo disagio ci sarà. Spero non vada a influire sulla nostra ottima preparazione atletica. Non vorrei che il sintetico o l’erba naturale possano portare a qualche infortunio. Può essere un handicap sotto l’aspetto del gioco, ma non deve essere un nostro alibi”.
Allestimento rosa: “Credo che siamo a buon punto, al pari degli altri. Credo che con un giovane o due, magari un vecchio, abbiamo concluso. Queste due settimane ci serviranno per inserire gli ultimi arrivati, valutare in che stato arrivano e come si inseriranno nel contesto della squadra”.
Schieramento tattico: “Non mi sento di dire che faremo esperimenti, ma dobbiamo essere semplici ed efficaci. È una rosa dove abbiamo mantenuto qualcuno, ma nella zona nevralgica del campo abbiamo cambiato quasi tutto, credo anche il modulo. Proveremo sicuramente una difesa a quattro. Poi, la fase a cui tengo molto è quella di costruzione, che sarà molto semplice. Cambierà strategicamente in base agli avversari. Non ho molte informazioni sul Manfredonia; ci concentreremo e cercheremo di impegnarci. La parola d’ordine è questa. Dobbiamo dimostrare attaccamento alla maglia, quanto siamo disposti a dare per quest’ultima e per il compagno. Ciò che di buono non vedremo sarà motivo di miglioramento. Mi sento di dire che siamo al 40%”.
Premesse per la partita contro il Manfredonia: “Sicuramente giocare fuori dalla propria casa è una cosa nuova per tutti, non so come ognuno la viva. Chiaro che non si può parlare di disagio, ma quando manca la propria dimora ci si sente nomadi. Oggi siamo ad allenarci in una casa diversa, che ci ospiterà fino a quando non torneremo a Gravina. Non può esistere nessun alibi, ma esiste un campionato da approcciare al meglio e la partita di domani ci dirà a che punto siamo.“
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