Lo stadio di Trani continua ad essere al centro della polemica politica. Ancora in stato critico il manto erboso della struttura, ridotto ad una spianata di erbacce che ricorda un campo di grano.
In forte scontro con l’amministrazione comunale la sezione tranese del Movimento Azione ha fatto sorvolare la struttura da un drone, riprendendo la situazione sull’ormai ex campo da gioco, evidenziando come gli stessi avessero già fatto diverse richieste per un sopralluogo sul campo da gioco, a cui non è arrivata risposta. Ecco così materializzarsi l’azione di forza con un drone apostrofando l’amministrazione come “incompetente e che pensa soltanto agli interessi personali”. Intanto proprio a causa di questa situazione la soccer trani, squadra di casa, sarà costretta a giocare le prime partite di campionato tutte in trasferta, ospitata come “campo di casa” a Molfetta.
“Ad aprile scorso – spiega la segretaria di Azione Raffaella Merra – abbiamo protocollato al Comune una richiesta di sopralluogo allo stadio per verificare lo stato dei luoghi della struttura dopo il cosiddetto avvelenamento del manto erboso. In particolare abbiamo chiesto di vedere dove sono ubicate le cisterne e in particolare quella incriminata che sarebbe risultata a loro dire oggetto di avvelenato dell’acqua. Il risultato grazie al drone è sotto gli occhi di tutti i nostri concittadini”.
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