Moreno Longo commenta così la sconfitta rimediata dal suo Bari all’esordio contro la Juve Stabia:
APPROCCIO SBAGLIATO – «La Juve Stabia ha avuto un impatto diverso sulla partita, arrivava prima su tutte le palle, ha vinto i duelli per una questione di testa e di mentalità, questo non ce lo possiamo permettere: questa è la base, se non mettiamo questa base è inutile parlare di calcio giocato. La Serie B è questa qui, sapevamo che tipo di approccio avrebbero potuto avere loro, reduci da un anno di lavoro e con grande entusiasmo alle spalle. Le due palle inattive sono figlie di un atteggiamento sbagliato. Io sono l’allenatore e mi prendo sempre le mie responsabilità. E’ normale che quando vai sotto 2-0 in casa, in un momento con grande aspettativa, hai anche un fardello mentale che non ti aiuta. E’ mancata attenzione, è mancata concentrazione nei momenti topici. Se non ti predisponi a leggere prima la giocata avversaria, è normale che diventi prevedibile».
ASSETTO TATTICO – «Il problema principale è stato l’approccio, secondo me l’aspetto tattico passa in secondo piano. Sapevamo che avrebbero potuto giocare anche con un 3-4-2-1, eravamo pronti a questo tipo di situazione, non è stata una sorpresa. Il secondo tempo è andato meglio perché c’è stata una reazione, una reazione di una squadra che si era resa conto di aver approcciato la partita nel modo sbagliato e che nella ripresa ha cercato di recuperare».
MERCATO – «Sappiamo tutti che la squadra va rinforzata. Mancano due settimane e credo che il direttore e la società opereranno per cercare di mettere dentro dei giocatori che alzino il livello di qualità. Serve equilibrio, fino ad oggi non avevamo nessuna avvisaglia di poter fare una prestazione del genere. E’ un qualcosa che sorprende anche me in maniera importante, durante gli allenamenti questi ragazzi non hanno mai sbagliato l’intensità. Anche nel pre campionato o in Coppa Italia non avevamo mai sbagliato l’atteggiamento. Ciò detto, dal mercato arriverà sicuramente ancora qualcosa».
NOVAKOVICH – «Novakovich sta ritrovando la condizione, è arrivato dopo. Quando arrivi dopo è normale che devi un po’ inseguire, soprattutto con una mole come la sua. Noi comunque lo riteniamo un potenziale titolare, è un giocatore che ci può dare tanto, che occupa bene l’area di rigore, che può creare spazi. Ha caratteristiche diverse rispetto a Lasagna, possono coesistere tranquillamente, magari con dietro un trequartista come Sibilli. E’ un’opzione, speriamo di averlo il prima possibile in condizione da giocare per 60-70 minuti».
TIFOSI – «Innanzitutto li ringrazio. 20.000 persone il 17 di agosto fanno capire l’importanza che ha questa piazza. Il dispiacere è quello di aver offerto una brutta prestazione, non era nella nostra volontà. Li chiedo di stare vicini alla squadra, insieme anche le situazioni più complicati si possono risolvere. Capisco il loro malumore, in questo caso erano giusti i fischi, anche perché durante la partita non hanno mai smesso di sostenerci».
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