“Le due recenti sentenze del TAR di Lecce sul progetto del campo da golf da 18 buche, pubblicate lo scorso 12 luglio, richiedono un’analisi approfondita sotto il profilo tecnico-giuridico e una riflessione di natura politica. Il tema centrale delle sentenze riguarda il provvedimento autorizzatorio regionale (PAUR), che ha approvato la realizzazione del campo da golf e il recupero della masseria adiacente, respingendo però la costruzione di nuove volumetrie alberghiere. Questo provvedimento è stato impugnato sia dal Comune di Francavilla Fontana, che chiedeva l’annullamento integrale del PAUR per le criticità paesaggistiche sollevate dalla Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio della Regione Puglia, sia dalla società proponente, che contestava l’esclusione delle nuove volumetrie dal progetto”. Lo dichiara in una nota Domenico Attanasi, vicesindaco e assessore all’urbanistica e al contenzioso del Comune di Francavilla Fontana.
“Il TAR ha respinto il ricorso del Comune, sostenendo che il PAUR non presentava vizi dal punto di vista ambientale e paesaggistico, mentre ha accolto il ricorso della società, ritenendo carente l’istruttoria relativa alla realizzazione delle volumetrie alberghiere. Tuttavia, la lettura congiunta delle due sentenze solleva alcune perplessità. Non appare del tutto chiaro come il TAR abbia potuto ritenere, da una parte, l’istruttoria completa e legittima (sentenza n. 876/2024) e, dall’altra, carente e illegittima (sentenza n. 875/2024) riguardo allo stesso provvedimento”, aggiunge.
“Se queste sentenze non verranno appellate, la Regione Puglia sarà costretta a riaprire la conferenza di servizi per riesaminare esclusivamente gli aspetti relativi alle volumetrie alberghiere, tenendo conto delle indicazioni fornite dal giudice amministrativo. In questo contesto, è importante chiarire che il soggetto deputato a decidere sul progetto è la Regione Puglia. Infatti, il provvedimento impugnato è regionale e non comunale, e il Comune di Francavilla Fontana ha agito principalmente per salvaguardare le criticità paesaggistiche ed ambientali rilevate dalla Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio della Regione Puglia”, continua Attanasi.
“La Giunta Comunale, in accordo con le forze politiche di maggioranza, deciderà a breve se impugnare la sentenza del TAR. Qualora si optasse per l’impugnazione, essa non sarà dettata da pregiudizi ideologici verso l’iniziativa privata, ma piuttosto dal dovere di tutelare interessi legittimi contrapposti, come richiesto a qualsiasi amministratore pubblico che agisce in buona fede e con senso di responsabilità verso la collettività”, conclude Domenico Attanasi.
potrebbe interessarti anche
Brindisi, festa dell’albergo “monumentale”
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
I Carabinieri di Brindisi celebrano la Virgo Fidelis. Acquaro: ‘Saremo sempre tra la gente’
Brindisi: incendio in azienda vinicola. Indagini in corso
Pedopornografia, condanna definitiva: in carcere 65enne di Mesagne
Francavilla Fontana, tamponamento multiplo sulla Statale: ferito un carabiniere