Un recente studio ha rivelato che un consumo eccessivo di caffeina, pari a oltre 400 milligrammi al giorno, potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari anche nelle persone considerate sane. Nency Kagathara, ricercatrice presso lo Zydus Medical College and Hospital di Dahod, in India, ha spiegato che “il consumo regolare di caffeina potrebbe disturbare il sistema parasimpatico, provocando un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca”.
Il team di Kagathara ha condotto uno studio su 92 adulti sani, di età compresa tra 18 e 45 anni, tutti con pressione sanguigna normale all’inizio dell’esperimento. Dopo aver eseguito un test fisico di tre minuti, è emerso che quasi il 20% dei partecipanti consumava più di 400 mg di caffeina al giorno, una quantità equivalente a circa quattro tazze di caffè, 10 lattine di soda o due bevande energetiche. I risultati hanno mostrato che il consumo cronico di caffeina in queste quantità aumenta la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna nel tempo.
Queste conclusioni sono state presentate giovedì durante la conferenza dell’American College of Cardiology a Delhi, in India. Sebbene la Food and Drug Administration statunitense sostenga che fino a 400 mg di caffeina al giorno “non sono generalmente associati a effetti negativi pericolosi”, ammette anche che alcune persone possono essere più sensibili alla caffeina e metabolizzarla a velocità diverse. Anche la Mayo Clinic conferma che fino a 400 mg di caffeina “sembrano essere sicuri per la maggior parte degli adulti sani”.
La caffeina, stimolante noto per aumentare la produzione degli ormoni dello stress noradrenalina ed epinefrina, può alzare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna restringendo i vasi sanguigni. Tuttavia, come sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, tra i benefici della caffeina si annoverano anche il miglioramento dell’umore e una possibile riduzione del rischio di alcuni tipi di cancro.
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