ANDRIA – Dopo le ville da un milione di euro, ora anche i lussuosi arredi per un valore complessivo di 300mila euro. È quanto hanno confiscato i carabinieri del Comando Provinciale di Bari, su decreto della Terza Sezione penale della Corte d’Appello del capoluogo, a Carmine Fratepietro, 46enne pluripregiudicato, già protagonista di numerosi assalti a portavalori e per questo condannato per riciclaggio, ricettazione, rapina e porto illegale di armi.
Il patrimonio confiscato era intestato alla compagna di Fratepietro. I carabinieri hanno ricostruito gli introiti dell’intero nucleo familiare, fornendo così gli elementi che garantirebbero come la sua ricchezza abbia una provenienza illecita e siano frutto di rapine ai danni di portavalori. Carmine Fratepietro, in particolare, è noto per aver fatto parte del commando paramilitare composto da circa dieci persone che nel febbraio 2016 assaltò un furgone portavalori, sulla strada statale 16 vicino Trinitapoli, con 3 milioni di euro destinati ad uffici postali ed istituti di credito. Il colpo, che durò appena 5 minuti, fruttò al gruppo criminale “solo” 725 mila euro, perché entrò in funzione il congegno di sicurezza. È stato anche condannato per aver partecipato, nel dicembre 2016, insieme ad altre 15 persone, in provincia di Catanzaro e con il “benestare” delle “ndrine” calabresi, all’assalto al caveau di una società di vigilanza che fruttò 8,5 milioni di euro.
In ultimo, una condanna per un assalto a portavalori, nell’ottobre 2015 a Bari, sulla strada statale 16, dove con altri 15 individui, travisati ed armati kalashnikov, avrebbe portato via centinaia di migliaia di euro da un furgone diretto alla Banca d’Italia.
potrebbe interessarti anche
Campagna olearia, operazione dei cc baresi contro il lavoro sommerso
Sanità, Sbrollini: “Attività fisica diventa un farmaco”
AdP con Aeroporti 2030: sinergia all’insegna di innovazione e sostenibilità
Bari: Ernest Verner, al parco Rossani 15 nuovi alberi con targhe ricordo
“Decaro eleggibile”, respinto ricorso di commerciante barese
Sanità, UGL Salute: “Serve impegno comune per rilanciare il settore”