Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un provvedimento che raddoppia le risorse disponibili per il credito d’imposta destinato agli investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno, portando l’importo da 1,6 miliardi a oltre 3,2 miliardi di euro. Questa misura si applicherà agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024.
Oltre ai 3,2 miliardi immediatamente disponibili, il provvedimento consente l’utilizzo delle risorse provenienti dai programmi nazionali e regionali, finanziati attraverso la politica di coesione europea 2021-2027, con particolare attenzione alla competitività delle piccole e medie imprese (PMI).
Per poter beneficiare del credito d’imposta, gli operatori economici dovranno presentare all’Agenzia delle entrate, entro il 2 dicembre 2024, una dichiarazione integrativa che attesti la realizzazione degli investimenti entro la data del 15 novembre 2024. L’ammontare del credito d’imposta sarà determinato da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, previsto entro il 12 dicembre 2024, e sarà calcolato in base agli investimenti effettivamente realizzati, superando la precedente modalità basata su intenzioni di investimento.
Eleno Mazzotta, Segretario Generale Nazionale di FEDERAZIENDE, ha commentato l’incremento dei fondi, esprimendo preoccupazione per due aspetti principali. Innanzitutto, nonostante l’aumento delle risorse, la politica economica attuale non consente una programmazione a lungo termine per gli investimenti, con normative in costante cambiamento. Inoltre, il requisito di un investimento minimo fissato a 200 mila euro esclude molti piccoli imprenditori, i quali rappresentano oltre il 70% del tessuto economico salentino. Mazzotta ha anche espresso timore che le risorse della coesione possano essere destinate unicamente alle grandi imprese, a scapito delle micro e piccole aziende, chiedendo maggior attenzione e una distribuzione equa delle risorse.
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