FOGGIA – Sono al vaglio degli inquirenti le telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver immortalato elementi investigativi utili alle indagini per la morte di Giacomo Mongiello, il 45enne ucciso con colpi di fucile la sera di venerdì 2 agosto a Foggia e deceduto due giorni dopo all’ospedale Riuniti.
Secondo le indagini degli agenti della squadra mobile del capoluogo dauno, Mongiello era con alcuni amici venerdì sera quando si sarebbe allontanato di qualche metro per andare ad acquistare una birra in via Sbano. In quel momento un uomo con il volto coperto, in sella ad una bici, si sarebbe avvicinato esplodendo i colpi di fucile. Due quelli che avrebbero raggiunto al braccio il 45enne. Alcune schegge lo hanno poi colpito all’addome. È mistero sul possibile movente su cui gli investigatori non si sbilanciano. Il 45enne – interrogato in ospedale in prima battuta quando si pensava non fosse in pericolo di vita – non avrebbe riferito alcun elemento utile. L’uomo, incensurato, non aveva legami con la criminalità organizzata. La sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo ha intanto espresso “massima fiducia nell’operato di forze dell’ordine e magistratura”.
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