Non solo reperti della vita quotidiana, ma anche racconti scaturiti sulla scia di percorso narrativo creato grazie all’intelligenza artificiale e alle tecnologie innovative di realtà virtuale e aumentata che hanno varcato già nuove frontiere.
Il Museo Ebraico di Lecce si presenta con una nuova veste e con storie di vita nel Salento ebraico dal Medioevo ai giorni nostri pronte ad andare in scena nel teatrino olografico inaugurato ieri sera. Il teatrino olografico, a cura dell’arch. Francesco Gabellone e della società Technè sas, consente ai visitatori un’esperienza immersiva, basata sull’intelligenza artificiale che consente un incontro emozionale tra passato e presente.
Il progetto si propone di creare un’esperienza singolare attraverso il racconto di storie di due personaggi separati dai secoli, ma uniti dal nome e dalla resilienza attraverso un viaggio olografico con esperienze immersive altamente realistiche in grado di restituire al visitatore l’impressione di poter interagire coi personaggi ricreati che parlano, si muovono e ci portano nel loro mondo.
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