PULSANO – I Carabinieri hanno fermato un uomo di 66 anni indagato per l’incendio che ha devastato Lido Silvana nelle scorse ore. I militari avrebbero raccolto elementi utili per il fermo, avvenuto nella mattinata di mercoledì, rapidissime le indagini degli inquirenti, stando a quanto si apprende, pare che la persona fermata avesse acceso un fuoco per bruciare stoppie, in una zona non lontana dalla Contrada Caggione, l’uomo avrebbe poi perso il controllo delle fiamme che si sono rapidamente propagate. Il vasto incendio che ha divorato macchia mediterranea, abitazioni e locali commerciali, potrebbe essere partito da lì.
Questa la ricostruzione fatta dai Carabinieri:
Erano all’incirca le 15.00 di ieri quando a Marina di Pulsano, sul litorale tarantino, è divampato un tremendo incendio che ha interessato la zona boschiva marina compresa tra “Lido Silvana” e “Bosco Caggione” e il villaggio turistico “Fata Morgana”. Le fiamme, agevolate dalle elevate temperature e dalla presenza di forte vento di tramontana, si sono propagate a impressionante velocità, causando ingenti danni ancora in fase di valutazione, a strutture ricettive, auto e abitazioni private, e distruggendo circa 50 ettari di bosco, lo stesso peraltro già coinvolto nell’evento verificatosi nel 2001, con grave nocumento all’equilibrio ecosistemico ed antropico dell’intera area.
Tempestivo è stato l’intervento sui luoghi delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri che, con una eccezionale azione coordinata di uomini e mezzi, hanno arginato le fiamme contenendo ulteriori pericoli per la popolazione.
Nel contempo, i Carabinieri Forestali del Gruppo di Taranto, in stretta collaborazione e sotto la costante direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, hanno immediatamente dato avvio ad una attività di indagine, individuando tempestivamente il punto di insorgenza delle fiamme.
Stabilito l’esatto luogo di ignizione, grazie a immagini ricavate da telecamere poste nelle immediate vicinanze del punto di innesco, situato sul ciglio di una strada comunale e a poche decine di metri dalle prime propaggini boschive, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il responsabile dell’evento e a bloccarlo qualche ora dopo, a seguito di mirate ricerche.
Condotto presso la sede del Gruppo Carabinieri forestale in Taranto, l’indiziato, al termine dell’interrogatorio condotto dal Pubblico Ministero, veniva sottoposto al fermo.
Tale importante risultato è stato raggiunto avvalendosi dell’alta specializzazione e delle tecniche d’indagine dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Taranto, nonché della collaborazione resa anche dai cittadini nell’immediatezza dei fatti.
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