“A distanza di oltre un mese dall’assemblea dei lavoratori che ha conferito democraticamente mandato a FP CGIL, CISL FP e UIL FPL per proclamare lo stato di agitazione, il sindaco continua a violare le corrette regole delle relazioni sindacali. Preferisce incontrare un sindacato autonomo “amico”, rivoluzionario “all’amatriciana”, che probabilmente garantisce sostegno politico, ignorando i lavoratori e la loro legittima rappresentanza”. Lo scrivono in una nota congiunta Cosimo Sardelli e Pietro Miceli della FP Cgil, Massimo Ferri e Fabio Ligonzo della Cisl FP, Giovanni Maldarizzi, Patrizia Catucci e Angelo Semidai della UIL FPL.
“L’amministrazione ha scelto di non considerare la richiesta di incontro di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, rinviandola al 31 luglio e preferendo il dialogo con un sindacato non rappresentativo e compiacente. Questa scelta colpisce gravemente le libertà sindacali e i diritti dei lavoratori, violando il sistema delle relazioni sindacali”, si legge ancora nella nota.
“Per il sindaco e l’amministrazione comunale, le criticità della macchina comunale, sollevate nell’assemblea del 26 giugno, sembrano non essere importanti. Questioni come la definizione del salario accessorio, i regolamenti che li disciplinano e l’attuazione delle norme del nuovo CCNL FL, incluse le progressioni verticali in deroga, restano in sospeso”, continua il comunicato stampa.
“Non ci sono risposte nemmeno riguardo alle istanze dei lavoratori su sicurezza e igiene sul lavoro o sul trasferimento coatto di uffici senza coinvolgimento dei dipendenti, come avvenuto per i colleghi dei Servizi sociali e dell’Avvocatura. Le problematiche stratificate nel tempo continuano a compromettere l’efficacia del comune, inclusa la vertenza del settore educativo che si protrae da oltre un anno e le problematiche relative al comando di Polizia Locale. I lavoratori non si arrendono. In assenza di risposte concrete, che devono essere definite in contrattazione con FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, la protesta dei dipendenti potrebbe fermare l’intera macchina comunale”, concludono i sindacalisti.
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