La vertenza Hiab, che riguarda 102 lavoratori dello stabilimento di Statte (Taranto), è stata al centro dell’audizione in VI Commissione regionale, su richiesta del consigliere Antonio Paolo Scalera. Hiab, multinazionale leader nelle attrezzature per la movimentazione dei carichi, ha deciso di trasferire a Minerbio (Bologna) le attività manifatturiere delle gru attualmente prodotte a Statte, prorogando la Cassa integrazione a zero ore per tutto il personale.
Durante l’audizione sono intervenuti i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm di Taranto. L’azienda ha comunicato, tramite nota, di non partecipare all’audizione in quanto è stato già aperto un tavolo regionale con Sepac (Comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico produttivo e delle aree di crisi), che si è riunito per la prima volta il 23 luglio, con la partecipazione dei sindacati.
Il verbale di quell’incontro è stato consegnato alla presidente della Commissione, Lucia Parchitelli, e letto integralmente per informare la commissione sui lavori svolti dal Comitato. Durante quella seduta, il presidente Sepac, Leo Caroli, ha proposto all’azienda di considerare l’uso degli strumenti di incentivazione e sostegno offerti dalla Regione Puglia per rilanciare la presenza sul territorio. Sepac e Hiab si rincontreranno il 28 agosto per approfondire gli aspetti tecnici.
I sindacati, pur apprezzando l’impegno della Regione, hanno ribadito la loro ferma intenzione di non fare passi indietro, mantenendo lo stato di agitazione per evitare esuberi e il trasferimento di 25 persone a Minerbio. Secondo Fim, Fiom e Uilm, gli ammortizzatori sociali sono accettabili solo in presenza di un serio piano industriale volto al rilancio e non alla riduzione.
L’audizione sarà aggiornata, come richiesto da Scalera, dopo l’esito dell’incontro del 28 agosto e della successiva informativa ai sindacati.
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