Foggia – Dalle prime ore di venerdì 26 luglio, la DIA di Foggia ha avviato il sequestro di beni mobili e immobili, oltre a diversi rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa 400 mila euro. Questi beni erano nella disponibilità diretta o tramite terzi del detenuto Rocco Moretti, attualmente sotto regime speciale ex art. 41 bis a seguito delle condanne definitive per estorsione (4 anni e 8 mesi) e associazione mafiosa (10 anni e 8 mesi nel processo “Decimazione”).
Il provvedimento, emesso dalla Corte di Appello di Bari, accoglie pienamente la proposta della Procura Generale della Repubblica locale. La richiesta si basava sulle condanne definitive di Moretti e sulle indagini preliminari svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, in collaborazione con la DIA, che hanno rivelato gli introiti illeciti dell’intero nucleo familiare del boss.
Le indagini hanno permesso di ottenere prove consistenti sull’origine illecita dei beni, provenienti principalmente da estorsioni e dalla partecipazione di Moretti come capo, organizzatore e promotore dell’associazione mafiosa “società foggiana”. L’operazione è stata condotta colpendo anche i beni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati da Moretti.
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