Confeuro osserva con grande preoccupazione la situazione critica nelle acque di Taranto, dove una strage di cozze è in corso, aggravata dal surriscaldamento del mare causato dalle temperature torride delle ultime settimane e mesi. Questo contesto allarmante rappresenta una grave minaccia sia dal punto di vista ambientale, come effetto del riscaldamento globale, sia economico, mettendo a rischio la vendita di questo importante prodotto ittico e i conseguenti introiti per numerosi produttori.
In aggiunta al danno, si registra anche la presenza di mitilicoltori abusivi che vendono cozze allevate illegalmente nel primo seno del Mar Piccolo a prezzi stracciati, creando una concorrenza sleale. Confeuro si unisce al coro di preoccupazione delle associazioni di categoria e auspica un intervento rapido e concreto delle istituzioni competenti per contrastare la moria di cozze a Taranto, fornendo soluzioni utili e definitive per sostenere questo settore ittico cruciale per l’economia blu pugliese.
Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, invita inoltre a una riflessione generale sugli effetti devastanti del cambiamento climatico, finora troppo sottovalutato da politica e istituzioni.
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