Il quadro complessivo degli interventi per i XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 mostra alcune criticità ma anche segnali di miglioramento nell’ultimo periodo. La Corte dei Conti ha evidenziato che tra i segnali positivi vi sono l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Commissario straordinario per la realizzazione di alcune opere, la stipula di convenzioni con società partecipate pubbliche e vari soggetti attuatori, e la previsione di una piattaforma dedicata al controllo avanzamento lavori.
L’analisi della magistratura contabile si è concentrata, come riportato in una nota, sulla tardiva approvazione del cronoprogramma delle opere infrastrutturali, già superato, e sull’aumento dei costi previsti da 150 a 167,675 milioni di euro. Si è posta attenzione anche alla necessità di alcune modifiche progettuali e alla loro eventuale incidenza sulle tempistiche già strette, oltre che alla determinazione dei corrispettivi per le società a controllo pubblico utilizzate dalla Struttura commissariale e alla destinazione dei beni strumentali a fine Giochi.
La magistratura contabile ha sottolineato la necessità che il Commissario assicuri l’aggiornamento e il rispetto dei cronoprogrammi procedurali, oltre alla funzionalità delle modifiche progettuali, in termini di vincolo di destinazione delle risorse finanziarie disponibili e di sostenibilità ed effettività dei costi degli affidamenti in favore delle società a controllo pubblico.
La Corte ha specificato che tali affidamenti potranno essere effettuati senza previa pubblicazione del bando solo se rispetteranno i presupposti indicati dall’Avvocatura dello Stato, invitando il Commissario straordinario a riferire entro sessanta giorni sulle eventuali misure adottate per accelerare i lavori e il monitoraggio sui soggetti attuatori.
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