Dopo prolungati e mirati servizi di sorveglianza, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli hanno arrestato un piromane, colto in flagrante mentre appiccava un incendio lungo il margine di una strada comunale in contrada Li Specchi.
L’episodio è avvenuto intorno a mezzogiorno di mercoledì 24 luglio, quando le fiamme, alimentate dal vento, hanno rapidamente investito una superficie di 6.700 metri quadrati di vegetazione retrostante, simile a quanto accaduto il giorno precedente.
Nell’automezzo dell’uomo, un 67enne del luogo, i Militari hanno rinvenuto un accendino e dei fiammiferi, procedendo così all’arresto e al sequestro degli oggetti utilizzati per il delitto. L’arresto è stato confermato presso il domicilio del sospettato dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Lecce. Le operazioni sono state supportate dai colleghi del NIPAAF di Lecce e della Stazione Territoriale di Ràcale.
L’area interessata, già martoriata da numerosi incendi a partire dal mese di maggio, è stata sottoposta a intensa sorveglianza. Solo ieri, un incendio nella stessa zona era stato individuato da un elicottero dell’Arma, senza però riuscire a identificare l’autore.
L’elicottero del 6° Nucleo Carabinieri, di stanza a Bari-Palese, un AW169 equipaggiato con moderne tecnologie per la ricognizione del territorio, si è rivelato determinante per la visione panoramica del fenomeno sul territorio salentino. Tutte le fasce boscate lungo le coste adriatica e ionica della provincia di Lecce, molto frequentate da turisti durante l’estate, sono sotto costante sorveglianza di questi velivoli, introdotti di recente nella flotta dell’Arma.
Quest’anno, la campagna antincendi dei Carabinieri Forestali è partita con direttive di ottimizzazione del servizio impartite dal Comando Regione per tutto il territorio pugliese. In particolare, nel Salento, dopo una prima fase di verifica delle misure di prevenzione, è stata attivata la fase di repressione dei reati incendiari nelle zone boschive frequentemente colpite da roghi.
Si ricorda che, a causa della gravità degli incendi boschivi e il loro impatto negativo sull’ambiente, lo scorso anno le pene previste dal codice penale sono state inasprite: da 6 a 10 anni di reclusione per l’ipotesi dolosa e da 2 a 5 anni per quella colposa.
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