BARLETTA – Chiesta la conferma della pena per Dario Sarcina e Cosimo Damiano Borraccino, condannati in primo grado per l’omicidio di Michele Cilli e per la soppressione del cadavere. Prosegue il processo di appello avviato ad aprile, con il Sostituto Procuratore Generale di Bari Giannicola Sinisi che ha chiesto alla Corte d’Assise d’Appello di confermare la condanna per i due 36enni.
Il 30 marzo 2023, Dario Sarcina è stato condannato a 18 anni e 8 mesi per omicidio volontario e soppressione di cadavere, mentre a Cosimo Damiano Borraccino è stata inflitta la condanna a 5 anni e 8 mesi per la sola soppressione di cadavere.
Ripercorsi tutti i passaggi della notte tra il 15 e il 16 gennaio 2022, quando Michele Cilli, 24 anni, si è allontanato da un bar alle porte del centro storico di Barletta a bordo di una Golf nera in compagnia di Sarcina. L’auto con a bordo i due si è diretta presso un garage privato in via Ofanto, all’interno del quale, stando alle indagini condotte nei mesi successivi, si sarebbe consumato l’omicidio. Borraccino, ripreso dalle telecamere presso una stazione di servizio, sarebbe poi intervenuto come complice di Sarcina per sopprimere il corpo di Cilli.
All’arresto del 23 marzo 2022 ha fatto poi seguito l’iter giudiziario che ha portato alla condanna in primo grado. Sarcina, difeso dagli avvocati Francesco Di Marzio e Renato Borzone, e Borraccino, rappresentato dall’avvocato Nicola Mastropasqua, puntano ad una riduzione della pena in appello. Attesa per i prossimi passaggi dopo la richiesta di conferma della condanna.
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