In un’era di confini che si dissolvono e distanze che si riducono, il volontariato internazionale sta emergendo come un fenomeno significativo tra i giovani. Non si tratta più di semplici vacanze studio, ma di esperienze trasformative che lasciano un’impronta duratura sull’anima e sul cuore. Tre coraggiosi giovani di Brindisi, Alessandro, Piermatteo e Thomas, hanno recentemente intrapreso un viaggio verso l’ignoto, approdando nella vivace Valencia. Qui, hanno dedicato il loro tempo alle “tiende solidal”, negozi impegnati nel promuovere il commercio equo e solidale. La loro routine quotidiana? Sveglia all’alba e mani in pasta nella solidarietà fino al tramonto, seguita da momenti di studio e qualche momento di svago serale esplorando la citta’. E il fine settimana? Un meritato riposo tra le onde del Mediterraneo e le accoglienti spiagge spagnole. Ma il loro non è stato un viaggio finanziato dalla moneta corrente. È stata un’esperienza sostenuta dall’amore e dal sostegno delle loro famiglie, con l’obiettivo di arricchire non solo il curriculum, ma soprattutto l’anima.
Interrogati sull’esperienza di volontariato, i ragazzi hanno condiviso riflessioni profonde.
Alessandro: “È gratificante lavorare non per un guadagno materiale, come il denaro, ma per un ideale. Sapere di poter fare del bene agli altri senza secondi fini, contribuendo alla lotta contro le malattie rare con i proventi della tienda solidal, è stato incredibilmente appagante.”
Piermatteo: “È stata un’esperienza educativa straordinaria. I volontari sono persone umili, pronte ad aiutare senza aspettarsi nulla in cambio. Questa avventura mi ha insegnato il vero significato dell’impegno e dello spirito di aiuto.”
Thomas: “Mi ha colpito l’organizzazione del negozio e l’atmosfera che si respirava. Era un ambiente di collaborazione e inclusione, dove ogni giorno era un’opportunità per fare la differenza.”
Questi giovani hanno scoperto che il mondo è una comunità senza confini, dove l’aiuto e la gratitudine si intrecciano con l’orgoglio di appartenere a qualcosa di più grande di sé. Il volontariato diventa un ponte che unisce, un invito a collaborare, a rispettarsi e a sostenersi reciprocamente, oltre ogni divisione. La rivelazione più sorprendente? Che i sorrisi ricevuti valgono più di qualsiasi ricompensa materiale. “Non abbiamo ricevuto mancie, ma la gratitudine che abbiamo ricevuto è un tesoro che porteremo nel cuore per tutta la vita” ammette uno di loro con emozione. Alessandro, Piermatteo e Thomas sono tornati a casa arricchiti: un bagaglio di esperienze, emozioni e ricordi che li accompagnerà per sempre. Hanno rappresentato Brindisi, l’Italia e una generazione che crede in un mondo migliore.
potrebbe interessarti anche
Brindisi, ancora fiamme alte nel deposito rifiuti: preoccupazione per danni ambientali
Sanità, gioie e dolori tra Ceglie Messapica e Francavilla Fontana
Brindisi, incendio rifiuti: Ordinanza del Sindaco: ‘Tenete chiuse le finestre’
Paura a Brindisi: in fiamme azienda di smaltimento rifiuti
Tavolo al Mit per collegamento ferroviario Brindisi-aeroporto del Salento
Brindisi, festa dell’albergo “monumentale”