BARI – Avrebbe applicato tassi di interesse tra il 120 e il 2mila per cento annui la rete di presunti usurai tra Gravina e Altamura, sulla Murgia barese, sgominata dalla Guardia di Finanza di Bari. Tre persone sono finite ai domiciliari mentre per altri tre è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’accusa è di usura aggravata, estorsione e abusiva attività finanziaria.
Le indagini sono partite dalle dichiarazioni di un imprenditore che ha denunciato agli inquirenti di essere stato vittima di usura e destinatario di gravi e reiterate minacce da parte di un gravinese conosciuto per il tramite di alcuni mediatori. Durante le perquisizioni di luglio 2022 sono stati trovati e sequestrati contanti e decine di titoli di credito, tra cui cambiali in bianco.
In particolare, sarebbe stato dimostrato che un imprenditore avrebbe ricevuto due prestiti – tra il 2017 e il 2019 – con tassi annui fino al 2mila per cento. Inoltre, l’usuraio avrebbe costretto la vittima a pagare anche ricorrendo alla violenza sui suoi familiari con la complicità di altre persone che gli avrebbero garantito il necessario supporto logistico come un autista personale, un locale per le riunioni e qualcuno che gli tenesse la contabilità e ricevesse i soldi. E, stando a quanto scoperto dalla Gdf barese, questo non sarebbe l’unico caso.
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