Fu il pittore mesagnese Luca Antonio Paciolla a dipingere nel 1685 la tela di notevoli dimensioni raffigurante la “Predica di San Giovanni Battista”. Gli storici dell’arte non hanno dubbi e neanche i restauratori che hanno contribuito a farla ritornare al suo antico splendore.
È quanto emerso nel corso dell’incontro di studi, organizzato da Arcidiocesi di Lecce e Polo Biblio-museale in collaborazione con la Fondazione “Splendor Fidei”, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose metropolitano “don Tonino Bello” e ArtWork nel Museo Diocesano d’Arte Sacra incastonato in piazza Duomo nell’antico Palazzo del Seminario. Tutto è nato dal gesto generoso del priore dell’arciconfraternita del Buon Consiglio, Claudio Selleri, che ha deciso di donare al Mudas il dipinto dimenticato e ormai in degrado in un corridoio della chiesa che un tempo fu dei Gesuiti.
La storia di questa tela salvata è stata svelata dai relatori che hanno partecipato all’incontro, istituendo confronti paralleli con opere, iconografia e iconologia della stessa epoca e le botteghe in cui si è formato l’artista, poco conosciuto ma di grande spessore artistico, mentre i restauratori hanno messo in risalto le varie vasi del certosino intervento di restauro realizzato grazie all’8xmille da Erminio Signorini.
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