L’ospedale Perrino di Brindisi

Brindisi: la solidarietà che salva anche chi la fa, l’esperienza di Vincenzo Pugliese


Fiera del levante

Riceviamo e pubblichiamo un messaggio dell’imprenditore brindisino, Vincenzo Pugliese, molto attivo insieme alla sua famiglia, sul fronte della solidarietà. Vincenzo per circa 20 anni ha donato il samgue, un volto noto in quel Centro Trasfusionale dell’ospedale Perrino in cui tutti si danno da fare per sensibilizzare la comunità alla donazione di sangue, un gesto nobile che non costa nulla ma che riempie il cuore di gioia. Ora Vincenzo non potrà più donare e, rammaricato, ha voluto raccontare cosa è accaduto e ringraziare medici e infermieri del reparto. Grazie a loro, infatti, ha scoperto, proprio in procinto dell’ennesima donazione, di avere qualche piccolo problemino- fortunatamente nulla di grave- che non gli consentirà più di compiere quel gesto: “Volevo ringraziare il reparto Centro Trasfusionale dell’ ospedale Perrino di Brindisi, in primis la Dott.ssa Antonella Miccoli. Con solerzia e con tanta meticolosità Giovedì ha sospeso la mia donazione di sangue per il Centro Trasfusionale di Brindisi.
Mi è stato detto; “Lei oggi non può donare, ha una bassa frequenza cardiaca.
La stessa dottoressa ha valutato più volte la frequenza con meticolosità.
Subito mi ha prescritto una serie di accertamenti urgenti da fare nella stessa giornata ed in via preferenziale essendo un donatore. Non credevo fosse vero tutto questo. Ho donato il sangue volontariamente per 20 anni, ogni tre mesi come previsto dalle norme per la salute umana, solo per il Centro Trasfusionale e non per associazioni varie.
Lo stesso giorno mi sottopongo ad una serie di controlli, portando il responso alla Dottoressa Miccoli, che mi risponde:
“Lei non può più donare, la ringraziamo per quello che ha fatto in questi anni per il sociale” magari può continuare diffondendo la cultura della donazione.
Io sono rimasto dispiaciuto di tutto questo, ma soprattutto per il semplice fatto di non donare è sentirsi Felici nell’anima. Alla fine da un opere di bene è nata un altra opera importante.
La donazione del sangue mi ha salvato.
Grazie mille alla dottoressa Miccoli e a tutti gli operatori del Centro Trasfusionale ospedale Perrino di Brindisi”.

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