Il bilancio d’esercizio 2023 della ASL Brindisi si è chiuso in pareggio, ottenendo la certificazione per tutte le sue componenti: stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa. Il valore della produzione è cresciuto del 4,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 864.800.994 euro, mentre il patrimonio netto è pari a 217.049.645 euro, includendo un utile di esercizio di 10.535 euro.
Maurizio De Nuccio, direttore generale della ASL, ha dichiarato che il Collegio sindacale, presieduto da Domenico Annese, aveva già espresso parere favorevole sul bilancio il 23 maggio scorso. “Questa certificazione per il terzo anno consecutivo conferma la solidità finanziaria dell’azienda sanitaria e consolida il trend positivo dello scorso anno, dimostrando un impegno costante nel miglioramento della gestione finanziaria e nella capacità di mantenere un equilibrio economico nonostante le sfide,” ha sottolineato De Nuccio.
La redazione del bilancio ha coinvolto tutto il personale dell’Area Gestione risorse economico-finanziarie, diretto da Claudia D’Onofrio, e il dirigente responsabile dell’Unità operativa Bilanci, rendiconti e rapporti con la Tesoreria, Giuseppe Solito. De Nuccio ha aggiunto che la certificazione rilasciata da Ernst&Young attesta la correttezza e trasparenza della contabilità aziendale, garantendo che tutte le operazioni finanziarie siano state condotte secondo le normative vigenti. “L’approvazione positiva fornita da una prestigiosa società di revisione esterna garantisce l’integrità e l’accuratezza della gestione contabile e rappresenta il riconoscimento di uno sforzo che riguarda tutti i settori aziendali: organizzativi, amministrativi e contabili,” ha concluso De Nuccio.
Nel 2023, i ricoveri sono stati 23.562, con un miglioramento della complessità dei casi e del tasso di occupazione, e una riduzione della degenza media. È aumentato anche il numero degli accessi in day hospital, migliorando l’utilizzo dei posti letto. L’assistenza ambulatoriale ha registrato un incremento del 19%, con 2.646.437 prestazioni rispetto alle 2.232.166 del 2022. Anche l’assistenza specialistica distrettuale ha visto un aumento del 3%, con 11.243 prestazioni in più rispetto al 2022, e l’assistenza negli ospedali di comunità ha registrato un incremento sia nel numero dei pazienti che nelle giornate di degenza.
“Nel corso del 2023, la direzione strategica ha seguito le direttive regionali, concentrandosi sulla riduzione dei consumi di beni sanitari, dispositivi medici e spesa farmaceutica convenzionata, promuovendo al contempo un incremento delle attività sanitarie,” ha spiegato De Nuccio. “Questi risultati sono una garanzia di correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche e sono raggiungibili solo grazie all’impegno e al lavoro corale della direzione sanitaria e amministrativa, dell’Area Gestione delle risorse finanziarie e di tutte le aree aziendali, così come fondamentale è stato il lavoro di tutte le Unità operative ospedaliere e territoriali che quotidianamente garantiscono l’assistenza ai cittadini nel pieno rispetto delle risorse assegnate.”
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