Il lavoro sommerso e il caporalato rappresentano una seria minaccia non solo per lo Stato e i lavoratori, ma anche per le imprese che rispettano le normative vigenti. Il Segretario Generale dell’Ugl, Paolo Capone, ha espresso indignazione per il tragico incidente avvenuto a Borgo Santa Maria, Latina, dove è deceduto Satnam Singh, bracciante indiano di 31 anni, a seguito di un incidente sul lavoro. Dopo l’amputazione del braccio causata da un macchinario, il datore di lavoro ha abbandonato Singh davanti alla sua abitazione.
Il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano, ha evidenziato come il caporalato sia un problema che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e organizzazioni sindacali per essere debellato. Giordano ha sottolineato che il fenomeno del caporalato è particolarmente grave nel settore agricolo, dove i diritti dei lavoratori vengono spesso violati, soprattutto quelli delle donne, sfruttate e sottopagate.
Giordano ha richiamato l’attenzione sulla necessità di riconoscere i diritti dei lavoratori, garantendo loro dignità e sicurezza. Ha inoltre elogiato il sacrificio delle forze dell’ordine nel contrastare l’illegalità nel settore agricolo. L’incidente di Borgo Santa Maria sottolinea l’urgenza di potenziare i controlli e le misure di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. La sicurezza e la dignità dei lavoratori devono essere sempre al primo posto.
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