La novità principale è che non ci sono ancora grandissime novità e questo, a ormai un mese e mezzo dalla fine della scorsa stagione, non è un aspetto che può rasserenare troppo gli animi. Prevale un alone di mistero su tutto il resto a proposito della FBC Gravina che verrà: la società murgiana, autrice di un gran finale di campionato, un finale che le ha permesso di conquistare la salvezza diretta senza neanche passare dai playout, non conosce ancora i nomi dei profili a cui affidare il prossimo progetto tecnico.
Dando per scontata la non permanenza in panchina di Raimondo Catalano, nonostante l’ottimo finale di stagione, nei giorni scorsi si era parlato di Luca Tiozzo come suo possibile successore, ma ad ora queste voci non sono ancora state suffragate dai fatti. A proposito di non continuità rispetto al passato, saluterà anche Fabio Moscelli: nessun accordo tra le parti, il direttore sportivo si congederà dai gialloblù dopo un solo anno. Da comprendere se a questo punto si andrà avanti con il solo Maule a gestire il calciomercato o se, come forse più probabile, potrà arrivare qualcuno ad affiancare quest’ultimo in sede di trattative. Trattative dalle quali dovrà scaturire una rosa attrezzata per ripetersi e mirare a un’altra salvezza. Punto di partenza le permanenze dei big che hanno fatto la differenza nell’ultima stagione, su tutti Mateus Castro Da Silva, 17 gol in 29 partite giocate e il titolo di capocannoniere del Girone H dalla propria: il suo nome era stato accostato ai rumeni dell’Hermannstadt qualche settimana fa, ma alla fine non se ne fece nulla. A lui pensa l’ambiziosa Fidelis Andria del patron Di Benedetto, ma il Gravina proverà in tutti i modi a trattenerlo facendo leva sulla volontà del calciatore che non ha mai nascosto di trovarsi bene a quelle latitudini. La sensazione è che per lui, come per tutto il resto, servirà pazientare al massimo fino alla fine del mese.
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