Alle 8.30 di mercoledì 18 giugno prenderanno il via gli esami di maturità per 526.317 studenti, di cui 512.530 interni e 13.787 esterni. Saranno esaminati da 14.072 commissioni, coinvolgendo un totale di 28.038 classi. I licei vedranno il maggior numero di candidati, con 266.057 studenti, seguiti dagli istituti tecnici con 172.504, e infine dagli istituti professionali con 87.756.
La prima prova, comune a tutti, si terrà domani, seguita dalla seconda prova giovedì, specifica per ogni indirizzo di studio. A partire da lunedì prossimo, inizieranno i colloqui, con un massimo di cinque candidati al giorno. Tuttavia, alcuni studenti potrebbero vedere il proprio orale posticipato a causa dei ballottaggi elettorali in programma domenica 23 e lunedì 24.
Un sondaggio rivela che 1 maturando su 4 utilizza strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT per ripassare il programma, sebbene solo il 15% li usi per le tracce del tema scritto, preferendoli per l’orale. La prova di domani valuterà la padronanza della lingua italiana e le capacità critiche degli studenti, con una durata massima di 6 ore. Il ministero fornirà 7 tracce, spaziando tra ambiti artistici, letterari, storici, filosofici, scientifici, tecnologici, economici e sociali.
Nelle previsioni delle tracce compaiono l’anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi e i 120 anni dalla nascita di Robert Oppenheimer. Temi come il cambiamento climatico e le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale potrebbero essere scelti dai commissari. Tra gli autori più probabili per l’esame ci sono Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Alessandro Manzoni e Giuseppe Ungaretti, mentre tra le ricorrenze storiche spiccano la Prima Guerra Mondiale e lo sbarco in Normandia.
Alla vigilia dell’esame, aumentano i rischi di notizie false per gli studenti, tra cui l’uso del telefono o le tracce reperibili online. La Polizia di Stato, insieme a Skuola.net, ha lanciato la campagna “Maturità al sicuro” per sensibilizzare gli studenti contro le fake news. Secondo un’indagine, uno studente su quattro crede di poter tenere con sé lo smartphone durante le prove, mentre il 70% sa che deve essere consegnato alla commissione. Il 6% pensa che l’uso del telefono comporti solo una lieve penalizzazione, ma in realtà si rischia l’invalidazione dell’intero esame.
Quest’anno, attenzione anche agli smartwatch: uno studente su sei ritiene di poterli indossare, purché non connessi a internet, mentre il 4% pensa di poterli usare senza restrizioni. Permane anche il mito delle tracce d’esame trovabili online, in cui crede il 24% degli studenti, sebbene il 76% sappia che si trovano solo indiscrezioni e previsioni. Un terzo degli studenti teme anche un cambio delle tracce da parte del ministero all’ultimo minuto.
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