Con un deficit idrico negli invasi pugliesi di -154 milioni di metri cubi d’acqua rispetto al 2023 e la sospensione dell’erogazione idrica dalla Basilicata, “si aggrava lo scenario nei campi in Puglia, con la forte criticità in provincia di Taranto dove le condotte del San Giuliano e del Sinni sono a secco”. A denunciarlo, sulla base del monitoraggio di Anbi sulle risorse idriche, è Coldiretti Puglia che ha partecipato oggi alla commissione consiliare Agricoltura della Regione Puglia sulla “grave crisi idrica in Puglia e nelle campagne del tarantino e sulla situazione critica degli invasi del Consorzio Unico di bonifica Centro Sud Puglia”.
“C’è un ritardo irresponsabile di 23 anni nella gestione e nella programmazione del bene acqua in Puglia, perché non si può continuare a rincorrere le emergenze. A stagione iniziata, quando gli agricoltori hanno già avviato le attività colturali, ecco che viene a mancare l’elemento più prezioso e irrinunciabile per l’agricoltura, l’acqua per irrigare i campi. A Taranto, se non sarà immediatamente riattivata l’erogazione di acqua, perderemo tutto, dalla frutta ai pomodori, dagli ortaggi alle angurie, fino alle olive e agli agrumi, un intervento del presidente della Regione Puglia Emiliano sul suo collega della Basilicata per il ripristino immediato del servizio idrico”, ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel chiedere.
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