Il movimento invita i cittadini a esporre in modo visibile la bandiera della pace
Il movimento politico Sud in Movimento si fa sentire con forza in vista del passaggio della delegazione del G7 nel territorio di Grottaglie. Con un messaggio chiaro e deciso, dichiarano: “Non sono nostri i colori del G7. Non lo sono mai stati e non lo saranno proprio nei giorni in cui sette Capi di Stato, i maggiori responsabili delle guerre che dilagano nel mondo, del disastro ambientale, dell’attuazione di politiche neofasciste e neonaziste, nonché della mercificazione di esseri umani confinati nei così detti CPR, passano nel nostro territorio per discuterne ancora le drammatiche sorti”.
Sud in Movimento esprime una ferma opposizione alle politiche di riarmo del G7 e alle loro posizioni sulla Palestina. Criticano l’intenzione di ampliare, finanziare e alimentare ulteriormente i conflitti bellici nel mondo, che già stanno devastando la popolazione centro-europea e russa. Condannano la negazione del surriscaldamento globale, fenomeno che sta distruggendo culture e popolazioni, desertificando e costringendo intere comunità ad abbandonare le proprie terre.
“Non possiamo far finta di nulla quando, tra pochissimi giorni, si avvicineranno nelle nostre terre coloro che hanno le mani sporche di sangue e petrolio”. Questo passaggio della delegazione del G7 deve diventare un’occasione per lanciare il messaggio di pace dalla città di Grottaglie. È un gesto simbolico ma potente, che riafferma la nostra contrarietà a ogni forma di violenza e conflitto, e la nostra volontà di stabilire immediatamente i presupposti per raggiungere la pace.
Sud in Movimento invita i cittadini di Grottaglie a esporre in modo visibile la bandiera della pace. Il movimento sottolinea e promuove una mobilitazione pacifica, senza suggerire di esporre la bandiera della Palestina, pur rivendicandone l’indipendenza e la costituzione di uno stato autonomo. Rivolgono un appello particolare ai ceramisti, che vedranno il Quartiere come zona d’interesse maggiore del G7, a esporre la bandiera o segnali di pace.
Inoltre, Sud in Movimento difende l’iniziativa artistica spontanea di protesta non violenta sulla questione palestinese che alcuni cittadini hanno messo in atto. “L’arte è uno strumento potente e versatile che può veicolare numerosi messaggi e nessuno può arrogarsi il diritto di essere giudice su tali espressioni artistiche”.
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