Il Lecce e Luca Gotti insieme fino al 2026. Il rinnovo del tecnico veneto era pura formalità, dopo la salvezza raggiunta senza particolari patemi. L’accordo siglato questa estate, infatti, prevedeva un rinnovo automatico in caso di mantenimento della categoria, ma lo stesso Gotti non ha mai voluto far leva su quella clausola, forse perché consapevole che se tutto fosse andato per il verso giusto, sarebbe stato lo stesso Pantaleo Corvino il primo a volerlo blindare. Ed infatti, il numero uno dell’area tecnica dei giallorossi, di comune accordo con il presidente Saverio Sticchi Damiani, ha proposto all’ex allenatore di Spezia e Udinese un contratto pluriennale. Un qualcosa che a Lecce non si vedeva dai tempi di Eugenio Corini.
Era infatti l’estate del 2020 quando Corvino scelse il tecnico bresciano per tentare l’immediato ritorno in Serie A dopo la retrocessione del 2019. Per convincerlo a firmare, dopo la separazione con Liverani, Corvino mise sul tavolo un triennale. L’esperienza di Corini sulla panchina del Lecce durò però appena una stagione, e dopo un insipido quarto posto e l’eliminazione in semifinale playoff con il Venezia poi promosso, i salentini riuscirono a vincere il campionato con alla propria guida Marco Baroni. Allenatore con il quale Corvino trova l’accordo anno dopo anno: dal ritorno in A, alla salvezza, fin quando (nell’estate del 2023) lo stesso allenatore ora promesso sposo della Lazio non pretende un contratto pluriennale, che non è però nei piani della società. Da qui il divorzio, la scelta di ripiegare su Roberto D’Aversa, l’esonero di quest’ultimo e l’inizio dell’era Gotti. Ossia l’allenatore per il quale il Lecce ha concesso uno strappo alla regola e con il quale si proverà ad aprire un ciclo che parte dalle ultime 10 giornate del campionato 23/24 e prosegue con la firma di un biennale a suo modo storico.
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