Stampava banconote false e le distribuiva in Italia e all’estero a “clienti” procacciati attraverso un canale Telegram. Con le accuse di produzione e traffico di valuta falsa, un uomo residente nel comune di Casarano, è stato, perciò, arrestato dai carabinieri della sezione
Stampava banconote false e le distribuiva in Italia e all’estero a “clienti” procacciati attraverso un canale Telegram. Con le accuse di produzione e traffico di valuta falsa, un uomo residente nel comune di Casarano, è stato, perciò, arrestato dai carabinieri della sezione criptovalute del Comando Antifalsificazione Monetaria, con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce.
L’uomo, secondo quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dalla Gip Anna Paola Capano, dal dicembre 2022 avrebbe allestito una stamperia clandestina domestica per la produzione di banconote contraffatte da 5, 10, 20, 50 e 100 euro, caratterizzate da un’ottima qualità realizzativa e dalla presenza di caratteristiche similari a quelle genuine.
Di oltre 60mila euro è il volume d’affari dell’attiva realizzata dal casaranese, grazie non solo all’aiuto dell’app di messagistica, ma anche sfruttando un noto sito internet utilizzato per la vendita di abiti di seconda mano. L’uomo avrebbe trasferito il denaro tramite pacchi attraverso il portale, generando le etichette previste da quest’ultimo e apposte sulle buste da spedire al fine di eludere eventuali controlli sui plichi inviati.
Gli accertamenti svolti hanno complessivamente consentito di attribuire all’indagato numerose spedizioni inviate in Italia e altri Paesi dell’Unione Europea, quali Francia, Spagna, Germania, Austria e Lussemburgo. Nei suoi confronti è stato eseguito un decreto di sequestro patrimoniale preventivo sui conti correnti e sui wallet di criptovalute, per un valore di 11mila euro. Proventi dalle vendite illecite e, nella fase esecutiva, in cui ha partecipato anche uno specialist di Europol, sono state sequestrate 5mila euro false da 20 euro, 65mila euro giá stampate e pronte per essere definite, 5.100 euro rinvenute all’interno di 6 plichi che il vendor stava per spedire tramite corriere internazionale ai suoi clienti in Italia e all’estero.
Sotto sequestro, infine, 3 stampanti e numeroso materiale utile alla produzione delle banconote false, rinvenuto all’interno dell’abitazione, nonché il canale telegram, usato per interloquire con i clienti.
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