E’ notizia di questi giorni che racconta dell’accordo siglato tra Acquedotto Pugliese e ACEA per diventare soci industriali di Acque del Sud SpA, la società che da gennaio 2024 ha assorbito le funzioni di EIPLI. Si ripropone la questione di quale beneficio avrà la Basilicata dalla creazione di “Acque del Sud spa”. Dichiara il consigliere regionale del PD, Roberto Cifarelli.
Sembra che Acquedotto Pugliese e ACEA parteciperanno insieme alla gara pubblica per acquisire il 30% della società di cui l’azionista di riferimento è il ministero dell’economia e delle finanze.
Ricordiamo, continua Roberto Cifarelli,, che il governo Meloni ha abrogato in maniera “furtiva” la legge 214/2011, che prevedeva dal primo gennaio 2024 la distribuzione alle Regioni Basilicata, Puglia e Campania di quote di rappresentanza della nuova società “in relazione alla disponibilità delle risorse idriche che alimentano il sistema e tenendo conto della presenza sul territorio regionale delle infrastrutture di captazione e grande adduzione”.
Il centrodestra ha così mortificato il protagonismo della Basilicata preferendo “centralizzare” a livello romano la gestione della nostra acqua, prevedendo di devolvere il 30 per cento della nuova società ai privati e solo il 5% agli enti territoriali.
Oggi la questione si ripropone in tutta la sua dirompenza: prima ci hanno rubato l’acqua ed adesso si stanno mettendo d’accordo alle nostre spalle per come gestirla con buona pace di Acquedotto Lucano e del governo regionale che non sappiamo di cosa si stia occupando.
La questione è di una gravità assoluta e non possiamo pensare che queste cose accadono a insaputa dei colonnelli del centrodestra lucano e soprattutto del Presidente Bardi che a nostro avviso rimane il protagonista della svendita di tutte le risorse del nostro territorio.
La svendita della Basilicata si sta compiendo e si aggiunge alla furtiva adesione del nostro Presidente Bardi all’autonomia differenziata palesemente contro il Sud e non può essere sufficiente l’idea di barattare l’interesse dei lucani con qualche posticino in CdA.
Continueremo a denunciare in ogni comune, in ogni piazza della Basilicata, lo scippo che il governo Meloni ha messo in campo contro la Basilicata con buona pace dei dirigenti di Fratelli d’Italia e del Presidente Bardi: i lucani hanno il diritto di conoscere la verità perché non hanno l’anello al naso, conclude Roberto Cifarelli.
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