Crisi idrica nel tarantino: l’appello di CIA Due Mari

I prefetti di Taranto e Matera, i presidenti delle regioni Puglia e Basilicata, insieme ai vertici dei consorzi di bonifica e degli assessorati regionali all’Agricoltura, sono solo alcuni dei destinatari dell’ultima missiva protocollata dall’Area Due Mari di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. L’organizzazione richiede urgentemente un incontro e interventi risolutivi per affrontare la cronica carenza idrica nei campi del versante occidentale della provincia di Taranto.

Dalla lettera, firmata dal presidente Pietro De Padova e dal direttore Vito Rubino, emerge la richiesta di rispettare gli accordi originari tra Puglia e Basilicata sulla gestione condivisa dell’acqua della diga di San Giuliano, gestita congiuntamente sin dal 1958. La missiva solleva preoccupazioni sulle gravi problematiche legate alla gestione idrica, accentuate dalla mancanza di piogge invernali.

L’irrigazione insufficiente sta mettendo in crisi le colture di Ginosa, Palagianello e Castellaneta, con effetti devastanti sulle produzioni di vite, agrumi, frutticoltura e ortaggi. La CIA denuncia che la Puglia riceve una quantità d’acqua nettamente inferiore rispetto agli accordi, mentre la Basilicata continua a erogare acqua regolarmente ai propri territori.

La CIA chiede con urgenza l’erogazione di almeno 800 litri al secondo verso la Puglia e sollecita il nuovo commissario del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia a rimuovere tutti gli ostacoli burocratici che hanno finora impedito la tutela degli interessi idrici della regione.

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