Sono 11 i candidati alle comunali in Puglia giudicati ‘impresentabili’ secondo le verifiche svolte dalla commissione Antimafia in base al codice di autoregolamentazione.
A Bari sono due distribuiti tra centrosinistra e centrodestra ed entrambi rinviati a giudizio per bancarotta fraudolenta: si tratta di Sigismondo Colasuonno (lista Decaro per Bari) e Luigi De Nittis (lista Fratelli d’Italia).
A Lecce sono tre, tutti del centrodestra: Raffaele Guido (lista Movimento Regione Salento), rinviato a giudizio per tentata violenza privata, minaccia e lesioni aggravate, detenzione e porto in luogo pubblico di arma, aggravati dal metodo mafioso; Andrea Guido (lista Udc-Puglia Popolare), a giudizio per corruzione per l’esercizio della funzione commessa al fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose; Filippo Montinari (lista Io Sud), a giudizio per bancarotta fraudolenta.
Nell’elenco compare anche Marianna Ricucci candidata al Comune di Manfredonia con la lista Ugo Galli sindaco e condannata con sentenza definitiva a 7 mesi di reclusione per tentata estorsione.
Per il Comune di Neviano, in Salento, compare il nome di Fabio Ramundo, lista Sempre con voi, già assessore del Comune sciolto.
A Trinitapoli, nella Bat, sono quattro gli ‘impresentabili’: Emanuele Pio Losapio, lista Siamo Trinitapoli, ex sindaco del comune sciolto; Cosimo Damiano Albore, lista Siamo Trinitapoli, ex assessore; Francesco Di Natale, candidato per la lista Siamo Trinitapoli, ex vicesindaco e assessore del comune sciolto; e infine Maria Michela Montuori, lista Siamo Trinitapoli, ex assessora del comune sciolto.
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