CEGLIE MESSAPICA – Bufera sul Centro Risvegli di Ceglie Messapica a seguito dell’approvazione della proposta di legge promossa da Fabiano Amati: dopo una lettera di licenziamento in cui viene citato, il consigliere regionale fasanese attacca la fondazione e il management. Replica l’onorevole Antonio Angelucci: “Non rivesto alcuna carica”. Nel servizio, le dichiarazioni di Amati e, a seguire, la replica di Angelucci.
Fondazione San Raffaele, la replica di Angelucci
Con una nota inviata alla stampa, l’onorevole Angelucci:”avuta notizia dai media di quanto falsamente affermato dal Consigliere Regionale Fabiano Amati smentisce ogni suo coinvolgimento nelle attività della Fondazione San Raffaele nella quale non riveste alcuna carica e non svolge alcun ruolo. Quanto affermato dal consigliere Amati appare quindi un attacco politico a pochi giorni dalle elezioni europee del tutto ingiustificato e privo di verità e nei cui confronti si riserva ogni azione a sua tutela”
San Raffaele, la replica della fondazione: “Licenziamenti inesistenti”
Anche la stessa Fondazione, con firma del presidente Sergio Pasquantonio, replica ad Amati, parlando di “licenziamenti inesistenti” e di riferimenti “fuorvianti”.
“In relazione al comunicato del Consigliere regionale Fabiano Amati nel quale vengono rivolte infondate accuse alla Fondazione San Raffaele – si legge nella nota della fondazione – precisiamo di non comprendere i toni di questa campagna aggressiva e diffamatoria nei confronti di chi per 25 anni ha prestato servizio con abnegazione e sacrificio mettendo sempre al centro il paziente e nel fermo rispetto delle leggi che continueremo ad osservare. Fondazione San Raffaele, ente senza scopo di lucro da 25 anni garantisce a tutta la Puglia prestazioni di alta specialità riabilitativa con indubbi benefici universalmente riconosciuti. Contestiamo pertanto quanto affermato dal Consigliere Amati che dovrebbe ben conoscere le specifiche della legge da lui promossa in merito al passaggio del personale nel pubblico: personale verso il quale ha il dovere di rappresentare la realtà in maniera oggettiva e trasparente e non edulcorata così come fatto sino ad ora per mera propaganda elettorale. Il Consiglio Regionale della Puglia il 24.05.2024 ha approvato la Legge recante “Istituzione del Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera (CRRiPOCeM) al fine di internalizzare la gestione del Presidio Riabilitativo di Ceglie Messapica configurandolo quale presidio a gestione diretta della Azienda Sanitaria Locale di Brindisi. Come previsto dall’art. 4 comma 2) “il personale in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, transita nell’organico della ASL competente nel rispetto della normativa vigente”, ossia in relazione a quanto previsto al punto c), comma 268 della Legge 234/20021 richiamata nel succitato art. 4, rispetto al personale in servizio ad oggi di 181 unità, il personale sanitario e sociosanitario che potrebbe avere diritto al transito, ai sensi della predetta norma, conta nel complesso 77 unità di cui 2 medici, 9 infermieri, 35 terapisti 28 OSS, certamente insufficienti per garantire l’assistenza agli attuali 105 posti letto”.
Insomma, spiega Pasquantonio, “non è previsto passaggio di ulteriori figure professionali tanto meno dei contratti a rapporto libero professionale o a tempo determinato. Il riferimento fatto dal Consigliere Amati a inesistenti “licenziamenti” è quindi del tutto fuorviante. La Fondazione si è limitata quindi a rendere edotti i lavoratori degli effetti reali di una legge approvata in tutta fretta senza copertura ed i cui effetti ricadranno, certamente non per volontà della Fondazione, sui lavoratori stessi. Nel contempo la Fondazione nel rispetto del contratto assicura ed assicurerà l’assistenza di alta qualità a tutti i pazienti, come ha sempre fatto da 25 anni. Quanto sopra per amore di verità confermando di essere, come sempre, pronti al dialogo nel rispetto – si chiude il comunicato – di ogni volontà regionale”.
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