Scoprire tutti i segreti di un vino speciale, imparando i passaggi dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento, in un territorio ricco di profumi e sapori invitanti. Varvaglione1921, sabato 25 maggio, dalle 17.00 alle 21.00, sarà una delle tappe di “Cantine Aperte”, l’evento di conoscenza delle aziende vinicole della Penisola promosso dal Movimento Turismo del Vino, che col passare degli anni è diventato un evento enoturistico imprescindibile per conoscere e ammirare più da vicino le cantine più importanti d’Italia.
La centenaria azienda vinicola tarantina, da sempre capace di abbinare il rispetto della tradizione a una forte spinta innovativa, che negli ultimi anni l’ha vista imporsi come una delle realtà più interessanti del panorama nazionale del wine, accoglierà non solo i tanti appassionati, ma anche chi con curiosità vorrà scoprire tutti i segreti dei vigneti, dei processi di vinificazione e dell’imbottigliamento
Una giornata che, oltre alla scoperta del percorso che l’uva compie per diventare vino, consentirà ai visitatori di degustare i vini Varvaglione1921: il ticket di 5€ a calice, in cui il Movimento Turismo del Vino fa rientrare anche la visita alle cantine, garantirà tre assaggi delle più famose etichette dell’azienda vinicola ionica. Per visitare le vigne si dovrà fare invece espressa richiesta.
Prevista inoltre un’esclusiva masterclass gratuita, ma limitata a soli 10 posti, in cui Marzia e Francesca Varvaglione guideranno i partecipanti in una degustazione unica dei prodotti top della cantina tarantina.
Al buon vino si accompagnerà il buon cibo. Per l’occasione Varvaglione ospiterà diversi produttori di prelibatezze tutte pugliesi, tra cui Alba Tramezzini, Scarafile Società Agricola, Azienda Agricola Villani, Spina Sapori di Puglia, Maglio Cioccolata e Frutti del Grano. Ad allietare la serata anche un’esibizione musicale dal vivo, per un’atmosfera unica.
«Con “Cantine Aperte” – ha spiegato Marzia Varvaglione, Direttore Marketing dell’azienda –ci avviciniamo tanto ai nostri consumatori e a un territorio che ci vede produrre vino da oltre cento anni. Apriamo le porte della nostra produzione per coinvolgere ancora di più i tanti curiosi che si appassionano al mondo del vino, perché siamo convinti che l’enoturismo possa essere una risorsa per l’area ionica e per tutta la Puglia, e che sia un ottimo modo non solo per sensibilizzare i visitatori alla comprensione di tutto il lavoro che c’è dietro una bottiglia di vino, ma anche alla conoscenza del nostro know-how e delle nostre pratiche sostenibili».
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